Autore: Giuseppe Ponticelli
De’Longhi Nespresso Vertuo Next ed accessori.
Nespresso Vertuoline Cassetto Porta Capsule HiveNets Macchina da caffè Supporto in metallo compatibile con cestelli portaoggetti Capacità 40 capsule
• Per le cialde di caffè Vertuoline Nespresso, è possibile contenere fino a 40 pezzi.
• Facile da aprire e comodo per organizzare il caricamento e la rimozione delle capsule.
• Grande piastra impermeabile in metallo puro per lotti compatibili con macchine per caffè.
• Dimensioni: 48 * 28 * 44 centimetri.
Specifiche prodotto:
• Brand
HiveNets
• Colore
Nero
• Dimensioni del collo
cm. 41.7 x 27.3 x 9.7
• Materiale
Metallo
• Peso articolo
kg. 2.09
De’Longhi Bicchieri Cappuccino, Tazze di Vetro a Doppia Parete, Vetro Borosilicato ritenzione del calore, Capacità 190 ml, Set di 2, DLSC311, Trasparente
Materiale
• Vetro borosilicato
Colore
• Transparente
Marchio
• De’Longhi
Peso articolo
• 0.6 Libbre
Capacità
• 190 Millilitri
Informazioni su questo articolo:
• SET DI 2 TAZZE 2 bicchieri da cappuccino a doppia parete dal design elegante
• MANTIENE IL CALORE Le proprietà termiche mantengono il cappuccino caldo più a lungo
• DESIGN PRATICO I bicchieri da 190 ml sono della dimensione ottima per una porzione e sono comodi da tenere in mano
• MATERIALE RESISTENTE Senza condensa; realizzato in vetro borosilicato soffiato a mano
• LAVABILE IN LAVASTOVIGLIE Facili da pulire e adatti per la lavastoviglie
• De’Longhi Nespresso Vertuo Next ENV120.GY – Macchina per caffè espresso a capsule, 1500W, grigio/nero
De’Longhi Nespresso Vertuo Next ENV120.GY – Macchina per caffè espresso a capsule, 1500W, grigio/nero
Materiale
• Plastica
Marchio
• Nespresso
Colore
• Grigio/Nero
Capacità
• 1.1 Litri
Informazioni su questo articolo:
• Macchina per Caffè con sistema Nespresso Vertuo Line
• In omaggio buono da 30€ spendibile sull’acquisto di prodotti Nespresso
• Nespresso Vertuo utilizza un nuovo sistema di erogazione basato sulla tecnologia Centrifusion: con la lettura del codice a barre sulla capsula la macchina imposta automaticamente i parametri di estrazione per ogni miscela (come temperatura, quantità in tazza e velocità di rotazione della capsula) ed eroga il tuo caffè con infusione e forza centrifuga
• Possibilità di erogare, con un solo tasto, 5 formati in tazza differenti, ciascuno con una ricca e morbida crema: Espresso (40ml), Double Espresso (80ml), Gran Lungo (150ml), Mug (230ml), Alto (414ml)
• Serbatoio dell’acqua removibile da 1l.
• Eco Mode: spegnimento automatico dopo 9 minuti di inattività
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Giradischi per vinili.
Giradischi Vinile, giradischi Bluetooth con altoparlanti incorporati e USB a cinghia, registratore acustico vintage a 3 velocità, per intrattenimento e decorazione della casa.
Informazioni su questo articolo :
• Ingresso Bluetooth, connessione USB e uscita linea RCA; altoparlanti stereo integrati, che utilizzano la tecnologia wireless Bluetooth, nel telefono. Utilizzando la funzione USB, la musica può essere riprodotta direttamente. Per un suono migliore o più forte, collegare altoparlanti esterni tramite cavo RCA.
• 3 velocità e 3 dimensioni dei record; supporta 3 velocità di ascolto (33-1 / 3, 45 e 78 rpm) e 3 dimensioni dei record (7 pollici, 10 pollici e 12 pollici), usa questo, goditi il tuo momento di relax con il registratore a giradischi LP.
• Assorbimento degli urti del giradischi e della trasmissione a cinghia; la base del giradischi adotta il design della molla e della trasmissione a cinghia, che assorbe notevolmente la forza d’impatto e offre musica fluida di alta qualità.
• Combinazione retrò e moda; l’utilizzo di materiale in legno retrò, combinato con la moderna tecnologia della moda, ti consente di goderti la tecnologia musicale in stile retrò attraverso dischi in vinile o musica digitale wireless. La copertura antipolvere rimovibile mantiene pulito e innovativo il tuo giradischi.
Specifiche prodotto:
Marca e Produttore
• Udreamer
Dimensioni del collo
• cm. 36.7 x 32.7 x 15.6
Pile/batterie richieste
• No
Tipo di connettori
• RCA, Bluetooth, USB
Peso articolo
• kg. 2.89
Funzione registratore:
D: Salve. È possibile registrare il vinile su usb? Grazie.
R: Salve, non è possibile registrare il vinile su USB, la sua funzione specifica è quella di permettere di utilizzare il giradischi come cassa di diffusione per ascoltare musica scaricata in chiavetta USB!
Da Andrea in data 24 ottobre 2020.
D: si può collegare al computer per registrare i vinili?
Da Rubix in data 24 maggio 2021
D: legge 33 o 45 giri?
R: Caro cliente,
Grazie per la tua domanda.
Il nostro giradischi supporta 3 velocità di ascolto (33-1 / 3, 45 e 78 RPM) e 3 dimensioni di registrazione (7 ”, 10 ” e 12 ”)
Se hai altre domande, contattaci: UdreamerEU@outlook.com
Squadra Udreamer
Da Cliente Amazon in data 16 marzo 2021 Consulta altre risposte
D: Si può esportare la musica su chiavetta?
R: Caro cliente,
Grazie per la tua domanda. Non è possibile registrare da un disco in vinile su una chiave USB, ma può copiare la musica che ti piace sul disco USB, collegare il disco USB alla porta USB, quindi riprodurlo.
Per qualsiasi domanda, contattaci a: UdreamerEU@outlook.com. Grazie.
Auguri
Udreamer Team
Due mie domande, riceverò una notifica delle risposte alla mie domande via e-mail e Alexa. Le domande verranno pubblicate sul sito sotto il nome del profilo pubblico G.P. Comunicazione:
Ho collegato il Bluetooth, il Mac lo vede come Turntable, ma non funziona, non fa niente, perché?
Ho collegato un cavo in LINE OUT del giradischi e dall’altra parte un jack da 3,5 allo stereo, l’ho inserito nella presa AUX IN, ma non funziona.
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Il morso ed i butteri.
L’imboccatura fa parte dei finimenti usati per comunicare con il cavallo durante il lavoro, basata su un’azione a leva. In ogni caso si tratta sempre di un mezzo di comunicazione e non di coercizione. L’imboccatura agisce sulla bocca del cavallo, in corrispondenza delle barre, zona della bocca del cavallo priva di denti, tra gli incisivi e i premolari. È giusto ricordare che tutte le parti della bocca del cavallo hanno una grande sensibilità e il cavallo va maneggiato sulle redini sempre in modo delicato.
A cosa serve il l’imboccatura del cavallo?
L’imboccatura è il pezzo di metallo che va nella bocca del cavallo ed è collegato alle redini. Serve per direzionare il cavallo ed è fondamentale. Inoltre, un’imboccatura non adeguata potrebbe ferire l’animale e rivelarsi pericolosa. Non a caso, esistono alcune briglie prive di imboccatura. Il cavallo impara a rispettare l’imboccatura non la deve temere.
Come funziona l’imboccatura del cavallo
L’imboccatura del cavallo agisce su diversi punti della bocca attraverso il cannone (la parte centrale dell’imboccatura) ma anche gli anelli laterali e in base alla tipologia di filetto o morso. Tuttavia, può variare e coinvolgere altri punti della testa.
L’azione dell’imboccatura sulla bocca del cavallo:
• Le barre: lo spazio privo di denti, tra gli incisivi e i premolari dove poggia l’imboccatura. La pressione in proporzione alla lunghezza delle aste che viene aumentata anche dal barbazzale.
• La lingua: pressione, applicata dal pezzo boccale, è in relazione con lo spessore e con il tipo di pezzo boccale
• le commessure labiali
• il palato: se il boccale ha un ponte alto
• Solco del mento (barbozza): pressioni del barbazzale quando si agisce sulla redine del morso.
• Lati della mascella: un morso può aggiungere anche una certa pressione sui lati della mascella, a causa della sua lunghezza.
Alcuni tipi di imboccature coinvolgono anche altri punti della testa come la nuca e il naso.
Misura dell’imboccatura del cavallo
L’imboccatura varia in base alla grandezza della bocca del cavallo. È possibile misurare la dimensione anche posizionando una bacchetta di legno nella sua bocca che deve sporgere di almeno un centimetro da entrambi le parti.
In generale, se il cavallo è piccolo, anche la dimensione della bocca sarà piccola. Anche sei vi sono delle eccezioni, come ad esempio l’Haflinger che nonostante abbia l’altezza di n pony, ha un testa e una bocca grande.
Dimensione imboccatura
10,5 cm: per pony di piccole dimensioni
11,5 cm: pony o cavalli di piccole dimensioni come purosangue inglesi o arabi di altezza inferiore a 1,60 al garrese:
12,5 cm: cavalli di grandezza media o un pony con testa grande
13,5 cm: cavallo grande
14,5 cm: cavalli con testa grande
NB. Se l’imboccatura è troppo piccola può pizzicare le labbra e se troppo grande può ferire la bocca. Se il cannone è grande, l’azione sarà dolce e leggera. Se il cannone è piccolo comporta un’azione severa in bocca del cavallo.
Scegliere l’imboccatura giusta per il cavallo
L’imboccatura giusta dipende da diversi fattori. In primo luogo, il temperamento e il carattere del cavallo incidono sul tipo di morso.
Non conta la forza di un cavallo. Tutto dipende molto spesso dalla sensibilità in bocca del cavallo. Ad esempio, se viene messo un morso severo ad un cavallo delicato questo tenderà a ribellarsi così come un morso leggero in un cavallo disobbediente comporterà molta azione di redini.
Inoltre, se il cavallo ha bisogno di un morso severo potrebbe significare che necessita in realtà di perfezionare l’addestramento. Un morso severo, in nessun modo potrà mai sostituirsi all’addestramento del cavallo.
Per scegliere l’imboccatura più adatta è fondamentale osservare l’animale e casomai sperimentare le imboccature. In alternativa, è anche suggerito rivolgersi a persone più esperte.
Differenza tra il morso e il filetto
Ci sono due tipologie principali di imboccature: filetti e morsi. A differenza del filetto, il morso ha un’azione più rigida sul cavallo. Il morso agisce sulla lingua e la mascella mentre il filetto agisce prevalentemente sulle commessure labiali; è generalmente snodato e privo di barbazzale.
La gestione del cavallo dipende da diversi elementi: l’assetto, le gambe e le redini. La scelta dell’imboccatura è importante anche per il tipo di disciplina equestre nonché per il tipo di cavallo.
Ci sono diversi tipi di filetti e di morsi che si differenziano per la forma e il materiale. Di norma, sono in acciaio con il cannone che può essere pieno o vuoto pertanto più leggero, oppure possono essere in rame, gomma o rivestiti in cuoio. Il rame è deformabile e potrebbe creare delle sporgenze che infastidiscono il cavallo. Tuttavia è un ottimo materiale in quanto favorisce la masticazione.
I morsi per cavalli
Il morso ha un’azione diretta e indiretta sulla bocca del cavallo. Ovvero, il movimento della mano è aumentato tramite l’effetto della leva. Può agire sia sulla bocca che sulla nuca e sulla barbozza.
Com’è fatto il morso?
Il morso come il filetto ha un cannone e si distingue perché presenta due aste laterali. Alle estremità delle aste sono inseriti due anelli: in quello basso s’inseriscono le redini, nell’anello alto i montanti della testiera.
Le redini agiscono sulla leva che si sposta indietro e agisce sulla bocca
• La parte superiore dell’asta va in avanti e agisce sui montanti collegati al sovracapo della nuca.
• Il barbozzale agisce e stringe sulla barbozza
Anche lo spessore del morso ha una funzione sull’azione in bocca del cavallo.
Il morso può essere snodato (snaffle bit), a leva (curb bit) o gag bit.
• Morso snodato: le redini vengono attaccate all’imboccatura che agisce sia sugli angoli della bocca che sulla lingua.
• Morso a leva: redini attaccate al braccio della leva. Il cavallo sente maggiore contatto. Questo tipo di morso lavora sulla barra della bocca del cavallo come anche sotto il mento, tramite la catena del curb.
I morsi sono per cavalli esperti ovvero ben domati. La mano del cavaliere deve essere delicata in quanto il morso provoca dolore al cavallo.
Diversi tipi di morsi
Morso inglese: quello più noto è il Dee-ring o “anello a D”. La forma laterale assomiglia ad una D. È un morso meno severo rispetto agli altri tipi di morso.
Happy mouth: si tratta di un morso leggero fatto in gomma
Pelham: è a metà tra un morso e un filetto. Presenta un cannone nella stessa posizione del filetto. Viene spesso utilizzato nel dressage. Solo per cavalieri esperti.
Tra gli altri tipi di morso, vi sono il Kimberwick, Morso pessoa, morso irlandese, morso spagnolo e argentino o il morso utilizzato dai butteri.
Una tipologia di imboccature adatte per lavorare ad una mano, nel caso delle monte da lavoro come la monta western, buttera o monta spagnola.
Fonte ©2021:
www.amoreaquattrozampe.it
Il dizionario del butteri:
www.ilbivaccomaremma.it
L’otto dicembre per l’Immacolata concezione.
L’otto dicembre, per l’Immacolata concezione, c’è stato:
– il rinnovo della Promessa Gi.Fra con due ragazzi che iniziano il cammino;
– il rinnovo della Professione dell’Ordine Francescano Secolare con due novizi, sono Terziario Francescano.
Il primo Ordine è costituito dai Frati, il secondo Ordine è quello delle Suore ed il terzo Ordine è per i laici.
Ho avuto Padre Corrado al Liceo e prendevo la sua Santa Messa ai Cappuccini.
Anche Padre Vittorio è stato mio insegnante di religione, mio confessore ed aveva l’osservatorio astronomico proprio ai Cappuccini dove registrava i terremoti.
Ho portato un pacco di Natale anonimo in una bella scatola destinato ad un uomo adulto per i più bisognosi.
Oggi c’è stato un rinfresco nei locali Gi.Fra ed OFS alla fine della Santa Messa per festeggiare la Parrocchia di Poggio al Vento dedicata all’Immacolata Concezione nel 1969.
Il mio mini Presepe, inventato da San Francesco, fatto con le statuine di quando ero bambino ed il bellissimo albero di mio figlio Daniel.
Torna alle news“Creative Photo Awards” e “International Photo Awards” 2021.
Il 14 aprile 2021 ho inviato una photo per partecipare a “Creative Photo Awards”.
Still life di food con una composizione di cacio disposto su un tagliere, pere di varia specie e mostarda contenuta in una coppetta, con aggiunta di noci, rosmarino fiorito e foglie.
Il 17 novembre 2021 ho inviato una photo per partecipare a “International Photo Awards”.
Still life di un’ascia conficcata su un ceppo appoggiato su giornali che narrano il quotidiano con davanti la scritta pubblicità per simboleggiare i “tagli alla comunicazione” purtroppo largamente praticati soprattutto in momenti come questo in cui diminuiscono le relazioni umane ed i budget. In realtà le persone dovrebbero consolidare i rapporti sociali e le aziende dovrebbero investire in tali periodi.
Sul sito c’è una sezione con una Photo Gallery dedicata allo Stil Life:
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La mia Bardella tolfetana.
La bardella (deriva dall’arabo bardaah, sella senza arcione. La stessa origine ha il termine francese bardello, che indica una sella, ormai in disuso, che ha in comune con la sella maremmana l’imbottitura interna di pelo animale).
È la sella del cavalcante per eccellenza e viene usata da molto tempo nell’intero territorio maremmano. È anche la più povera delle selle usate dai butteri: pressoché priva di arcione, è infatti costruita intorno a un piccolo frontale di legno a semicerchio; per realizzarla è sufficiente poco pellame, mentre per il resto è fatta di tela imbottita di borra, cioè pelo. È una sella di grandi dimensioni, che aderisce interamente alla schiena del cavallo ed è particolarmente confortevole per il cavaliere. Caratteristica è la “cinghiatura”, che si effettua mediante un sottopancia privo di fibbie, che viene fermato passando e ripassando il laccio terminale di cuoio, detto squinzaglio, in appositi anelli. Ma con il generico termine di bardella si definiscono una molteplicità di versioni; il tipo di bardella detto toscanella, ad esempio, veniva prodotto a Tuscania e si distingueva dagli altri per la qualità dei materiali usati, per la lavorazione accurata e per talune ricercatezze nei particolari che la rendevano assai ambita dai cavalcanti nonostante fosse più costosa delle altre.
La biedana, originaria di Blera, era al contrario la più essenziale delle bardelle e veniva utilizzata anche come basto; realizzata totalmente in tela e paglia, quasi completamente senza cuoio, era spesso integrata da grandi bisacce, sempre di tela, chiamate verta.
La bardella oggi più diffusa è la tolfetana, che è anche la versione più recente di questo tipo di sella, creata tra il 1933 e il 1935 da Giuseppe Bartolozzi di Tolfa. Si differenzia dalla toscanella, che era più raccolta ed elegante, per la forma tozza della parte anteriore, per la sagoma e la decorazione dei cuscini e per le staffe che nella tolfetana sono di grandi dimensioni.
A Tolfa veniva prodotta anche la orvietana o viterbese, oggi in disuso, che si differenziava dalla tolfetana per la particolare forma del frontale, nel cui interno era realizzata una tasca segreta, detta “tasca del fattore”, molto utile in tempi di briganti.
La bardella da doma è chiamata in Toscana bardellone o domatrice, sella alla buttera nel comprensorio di Tuscania e bardella maremmana sui monti della Tolfa. Nasce come sella da prima doma ed ha perciò caratteristiche estetiche essenziali nonostante le grandi dimensioni; è una sella strettamente personale poiché, grazie alla particolare qualità dei materiali impiegati ed alla lavorazione, si sagoma perfettamente su colui che, come si dice in gergo, la doma, consentendo un’inforcatura eccezionalmente stabile. Più di ogni altra sella del suo genere, il bardellone rivela la sua discendenza dal basto campagnolo. Nel corso della sua esistenza ha mantenuto caratteristiche abbastanza stabili, le differenze riguardano per lo più le dimensioni, per il resto tutte hanno in comune il pellame, ossia il montoncino, ed i finimenti di particolare consistenza. Oggi la bardella nella maremma toscana è stata quasi completamente scalzata dalla scafarda, mentre è tuttora molto usata nel viterbese e nella provincia di Roma.
La sella alla buttera, conosciuta dagli addetti ai lavori come sella col pallino in Toscana e come fiorentina nel Lazio, è stata utilizzata a lungo nella maremma livornese e in quella grossetana.
Testo tratto da www.anamcavallomaremmano.com
Mi è arrivato un bellissimo commento da un mio caro Amico, che ha risposto alla mia chat a seguito della campagna WhatsApp, lo pubblico in forma anonima con la sua autorizzazione.
Il mio babbo, che da giovane aveva frequentato la Maremma come dipendente degli Avanzati (guidava un camion Bianchi BL 1) e, in tempo di raccolta del grano, faceva la spola tra Siena e Montenero, usava dire, quando era affaticato e sudato, “ho fatto una bardella”.
Questa doveva essere un’espressione in uso in Maremma negli anni 20/30 del secolo scorso che forse faceva riferimento alla mole e al peso di quel tipo di sella.
Ho trovato la definizione amiatina di “Bardella”.
BARDELLA: grande sudata per fatica o febbre alta (stanotte avivo ‘na febbre da cavallu; ho fatto na bardella, si strizzevano e lenzoli) = (questa notte avevo la febbre altissima; ho fatto una sudata da strizzare le lenzuola).
Fonte: www.amiatainvetrina.com/dialetti-amiatini
Bisogna scorrere fino alla lettera “B” e purtroppo il testo si legge male perché è bianco, consiglio di cercare Bardella.
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Agende 2022 con copertina personalizzata.
Ho usato la copertina del mio nuovo libro, il 4°, “Sei tutto per me” della collana “I love Sonia” dedicata a mia moglie.
Ho appeno iniziato a scriverlo, in copertina nella 4° manca il codice a barre in basso a sinistra sopra al prezzo, che verrà scaricato al momento dell’invio alla piattaforma “book on demand”.
Sei tutto per me
Aiutami
Sei tutto per me,
ti parlo sempre di Amore Speranze Sentimenti,
Sei tutta la mia vita,
Ti voglio tanto bene.
Questo non smetterò mai di dirti.
– SINOSSI IN 4° DI COPERTINA
Si ode sulla terra un canto che riecheggia dal cielo.
Sono gli angeli che fanno festa, perché un’anima che si era perduta è stata ritrovata.
Anch’io mi perdo nel mistero della morte: non è facile afferrare ciò che non si vede e capirla.
Vedo un cavallo bianco, imponente e maestoso, cavalcare il mistero della vita donataci da Dio.
– INTRODUZIONE
Ogni giorno parlo spesso con mia moglie.
I titoli dei miei libri sono le frasi che recito più spesso rivolgendomi a lei.
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Brigand 750 “Selvaggio”.
Agli inizi degli anno ’90, il venerdì andavo a Principina a mare nella nostra casa estiva.
Compravo una bella bistecca dal macellaio di Marina di Grosseto.
Il sabato alle 10:00 andavo a cavallo a Le Strillaie, prima con il mio cavallo personale Zenzero, poi con Rodeo con il quale andavo di inverno da Principina a mare a Castiglion della Pescaia tutto al galoppo leggero, andata e ritorno in 3 ore, alle 14:00 mi cucinavo la bistecca sulla griglia alla brace nel camino di casa.
La domenica mi trovavo con 3 anici, eravamo tutti compagni del Liceo Galileo Galilei di Siena, con i quali avevo questa barca a vela datata.
Facevamo quasi tutti i lavori da soli in barca e/o in cantiere ed uscivamo anche in inverno per uscite di 1 giorno oppure andavamo a Giannutri ed all’isola del Giglio stando fuori 2 giorni.
Stando fuori più a lungo, siamo stati in estate all’isola d’Elba, ma con questa barca si poteva tranquillamente andare in Sardegna.
Caratteristiche di Cima Brigand 750:
Dati basici
• Tipo: Barca a vela con motore entrobordo
• Lunghezza: 7,5 mt.
• Nome: Selvaggio
• Bandiera : Italia
• Cantiere : Cima
Dimensioni
• Larghezza: 2,5 mt.
• Pescaggio : 1,7 mt.
Capacità
• Massimo di passeggeri: 5
• Cabine: Dinette e V di prua
• Cuccette: Skipper – Tavolo telescopico con un letto matrimoniale – Due posti del V di prua
• Bagni: 1 con WC marino manuale
• Armadi: 1 davanti al bagno
• Capacità acqua: 180 L
Motorizzazione
• Marca del motore: Vetus 12hp 1 x 12 HP
• Potenza: 12 CV
Attrezzatura di coperta
• Cucina basculante con forno a gas, Ghiacciaia, Tavolo da carteggio
• Randa 1 RANDA, Genoa 1 GENOA, Tormentina 1 TORMENTINA , Spinnaker 1 SPINNAKER, Gennaker 1 GENNAKER, Lazy Jack, Winch, Timone a ruota, Salpa Ancore a manovella, Scaletta bagno, Tender
Elettronica
• 2 Batteria, Ancora, Autoclave, Bussola, Avvolgifiocco, Caricabatterie, Doccia esterna, Ecoscandaglio, GPS, Pompa di sentina manuale, Presa diretta banchina, Radio VHF
Note
• Le dotazioni di questa imbarcazione le hanno permesso di affrontare qualsiasi condizione di mare e di vento e crociere da 15 gg. ad 1 mese anche a pieno carico in sorprendente comodità
• Immatricolata ed abilitata alla navigazione senza alcun limite dalla costa
• Imparagonabile con ogni altra barca gemella o similare dell’epoca o anche recente
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L’albero genealogico della famiglia Ponticelli.
L’albero genealogico della famiglia Ponticelli parte da Domenico del 1698, data con un punto interrogativo scritto a lapis (in alto a sinistra).
Noi discendiamo da Stefano del ramo di Matteraia (in alto a destra, scritto a lapis).
Il primo nostro avo certo è Pasquale del 1773 (seconda riga in alto a destra).
Il documento è stato scritto a mano da mia zia Caterina, chiamata “Teta”, la storica di famiglia.
Avevo avuto, proprio dalla zia Teta, un rotolo molto lungo su carta bianca, mi sembra a quadretti o forse a righe, arrotolato su un ramo di legno secco e tenuto insiemi da un nastro.
È sicuramente a Le Strillaie, a Principina a mare oppure lo ha qualche cugino.
Ho guardato questo albero genealogico con la mia zia Giovanna e ci sembra ad entrambi che ci siano delle date non certe.
Come usava un tempo, ci sono nomi che si ripetono, molto spesso veniva dato al figlio il nome del nonno.
Ho aggiunto, usando il computer, la mia discendenza, mio nonno Francesco ed i miei zii e zie, mio padre Lorenzo, le mie sorelle Agnese e Teresa.
Ho aggiunto Angiolina e due bambini, morti molto piccoli, fratello e sorella di mio nonno Francesco.
Ho aggiunto anche delle linee per collegare Giò Batta alla parte in basso a destra, ma non so come collegare all’albero genealogico la parte in basso a sinistra.
La storia di famiglia è per me di grande interesse, passione che ho avuto in eredità dalla zia Teta.
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Sei tutto per me.
Sei tutto per me
Aiutami
Si ode sulla terra un canto che riecheggia dal cielo.
Sono gli angeli che fanno festa, perché un’anima che si era perduta è stata ritrovata.
Anch’io mi perdo nel mistero della morte: non è facile afferrare ciò che non si vede e capirla.
Vedo un cavallo bianco, imponente e maestoso, cavalcare il mistero della vita donataci da Dio.
Ho iniziato a scrivere il 4° libro della collana “I love Sonia”.
Il titolo sarà “Sei tutto per me”.
Il sottotitolo “Aiutami”.
Il testo sopra riportato è la sinossi provvisoria in 4° di copertina.
È provvisoria perché ancora non ho deciso come sarà composto il libro.
Probabilmente saranno versi, aforismi, capitoli narrativi e forse una o più storie brevi.
Come gli altri volumi sarà un “book on demand” prenotatile in tutte le librerie, acquistabile nei principali store online e sul sito delle Edizioni Cantagalli, dove sono presenti gli altri tre libri.
Nell’attesa vi auguro una buona lettura degli altri tre volumi.
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