Comunicazione: “mettere in comune”.

Comunicazione significa letteralmente “mettere in comune”.

Ciò che viene messo in comune nella comunicazione non sono beni materiali, ma “messaggi” che esprimono intenzioni, sensazioni, pensieri, sentimenti, informazioni.

la creatività è sopratutto la capacità di porsi continuamente delle domande - Piero Angela
Piero Angela


“Aiutaci a fare del mondo un’oasi dove vivere meglio”.

Nel foro circolare si inseriscono le bottiglie di plastica vuote.

aiutaci a fare del mondo un’oasi dove vivere meglio - Lido Oasi
Lido Oasi

Un’efficace iniziativa del Lido Oasi.

un’efficace iniziativa del Lido Oasi
Lido Oasi

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Le letture di un Art Director.

Art Director job description

Nasco come fotografo, faccio foto di still life, ho fatto foto di moda e mi occupo anche di ritratti di famiglia

Un creativo pubblicitario ha bisogno di letture adeguate per stimolare la propria creatività, gli Art Director sono di due estrazioni, o nascono grafici oppure più raramente sono fotografi.

Sono nato come fotografo artistico, ho fatto varie mostre fotografiche, personali oppure collettive.

La mia grammatica è l’immagine fotografica ed i miei “testi sacri” sono i fumetti Disney da collezione.

Il manuale d’utilizzo di un marchio, il primo strumento di comunicazione, è chiamato tra gli addetti ai lavori “Bibbia” senza dissacrare un testo a me molto caro come i Vangeli, sono Terziario Francescano.

Questo il link all’Art Director portfolio e non solo.

Realizziamo: marchi, logotipi, manifesti, brochure, depliant e molto altro ancora.

Carl Barks è un creativo disneyano che segna la nascita delle più belle storie.

Alcune di queste storie vennero successivamente ridisegnate da Daan Jippes, che cerco di essere fedele ai layout di Barks, provando anche ad adottarne lo stile di disegno.

Vanno poi aggiunte due storie realizzate da Vicar, Zio Paperone e il segreto della giovinezza e Paperino in Andiamo piano con il deltaplano! e Archimede Pitagorico in Il pifferaio magico di Paperopoli, lasciata a metà da Barks e completata da Don Rosa.

In pensione Barks iniziò a lavorare a quadri a olio a tema disneyano nel 1971, spinto dalle insistenze di Glenn Brey, collezionista californiano e ammiratore di Barks.

Su concessione della Disney realizzò la sua prima opera, ispirata alla copertina del n° 108 di Walt Disney’s Comics and Stories e il successo fu tale che Carl Barks ne avrebbe realizzati molti altri, sia a olio che ad acquarello, sempre a tema disneyano. Risalgono invece al 1978 i quadri a tema diverso, quando la Disney gli ritirò il permesso di realizzare quadri con i suoi personaggi. Tra le molte opere, è presente anche una lunga serie di paperi antropomorfi.

Negli anni novanta l’autore non si fece pregare e tornò a realizzare due storie a fumetti: nel 1994 Zio Paperone – Una cavalcata nella storia, disegnata da William Van Horn, e Paperino – Da qualche parte, in mezzo al nulla, nel 1996, quando, durante la San Diego Comic Convention, fiera di fumetti statunitense, John Lustig fu contattato dal Carl Barks Studio per scrivere la sceneggiatura di una storia di Barks.

Lustig accettò e i disegni furono affidati a Patrick Block. I due autori dissero del maestro:

«Era ancora un mago nel concentrarsi esattamente su quello che bisognava raccontare, e nel togliere quello che era superfluo».
(Block)

«Mentre scrivo mi rendo conto appieno, per la prima volta, della realtà delle cose. Quanti geni potevano avere uscite così lucidamente folli alla bella età di quasi cento anni? Io ne conosco solamente uno: Carl Barks».
(Lustig)

Disegno a china di Carl Barks di Zio Paperone sulla porta del suo ufficio.

Questo è l’adattamento Disney di A Christmas Carol, in questo caso zio Paperone ha il ruolo di Scrooge.

Nel disegno sta entrando nel suo ufficio, ormai unico socio dato che (come si sa bene dall’incipit) Marley è morto.

E dal cognome di Scrooge deriva il suo in Inglese.

Scrooge McDuck.

 

Disegno a china di Carl Barks di Zio Paperone sulla porta di casa sua

 

Zio Paperone e la Stella del Polo (Back to the Klondike) è una storia a fumetti della Walt Disney, scritta e disegnata da Carl Barks e pubblicata per la prima volta nel marzo 1953 sul secondo numero di Uncle Scrooge.

Considerata una delle storie più belle create da Carl Barks, viene ricordata per l’esordio del personaggio di Doretta Doremì e per il primo riferimento al passato di Paperon de’ Paperoni come cercatore d’oro nello Yukon.

Mush: poltiglia oppure “baby food”, cioè pappa.
Ai cani da slitta nello Yukon dice “MUSH !”, intendendo quindi che ne farà poltiglia.
Al ristorante ordina la pappa, perché costa di meno in assoluto.

 

Ai cani da slitta nello Yukon dice

 

Le avventure eroicomiche di Topolino Aviatore sono state pubblicate dalla Casa Editrice G. Nerbini di Firenze.

Furono poi realizzati 600 quadretti di Whalt Disney.

 

Furono poi realizzati 600 quadretti di Whalt Disney

 

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Stagione teatrale 21/22.

Il teatro è comunicazione

 

La comunicazione visiva è la trasmissione di un messaggio tramite un’immagine e perciò è chiamata a volte comunicazione iconica, dal greco eikon, “immagine”, che rappresenta in maniera metaforica la realtà.

La comunicazione per immagini permette di raggiungere il massimo effetto comunicativo nel più breve tempo possibile, grazie al suo forte potere di richiamo, alla sua spesso immediata comprensibilità e alla facilità di memorizzazione.

Può avvenire attraverso diversi strumenti quali la fotografia, la grafica, la pittura, la scrittura e i video.

Un mezzo di comunicazione di massa, o medium di massa, è un mezzo in grado di veicolare informazioni a un vasto pubblico.

La locuzione fu coniata insieme all’espressione «comunicazione di massa» nella prima metà del XX secolo in ambito anglosassone.

Secondo la definizione di McQuail i “mezzi di comunicazione di massa”, o “media di massa” (in inglese mass media), sono mezzi progettati per mettere in atto forme di comunicazione «aperte, a distanza, con tante persone in un breve lasso di tempo».

In altre parole la comunicazione di massa (quella classe dei fenomeni comunicativi che si basa sull’uso dei media) è costituita da organizzazioni complesse che hanno lo scopo di «produrre e diffondere messaggi indirizzati a pubblici molto ampi e inclusivi, comprendenti settori estremamente differenziati della popolazione».

Per più di quattro secoli, l’unico vero medium di massa è stata la «parola stampata», grazie all’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg (tra 1455 e 1457).

Agli inizi del XIX secolo, lo sviluppo delle ferrovie, insieme ai progressi nella distribuzione delle reti elettriche, crearono le condizioni per la nascita del secondo mezzo di comunicazione di massa: il telegrafo. Ad esso seguirono, con un crescendo sempre più rapido, il telefono, la radio e la televisione.

La nascita e l’apertura in senso commerciale delle reti telematiche, in particolare l’avvento di Internet, costituiscono al momento la tappa più recente di questo percorso. In virtù dei tratti peculiari che mostrano (peraltro non tutti in antitesi rispetto ai cosiddetti «media tradizionali»), ci si riferisce ai dispositivi basati sulle nuove tecnologie di comunicazione in rete con l’espressione «nuovi media».

 

cartellone stradale mt. 6X3 in affissione locale

 

Detto questo, è stato presentato lunedì 22 novembre 2021 alle 17:30 al Teatro del Popolo, il cartellone congiunto e integrato

dei teatri della Valdelsa, Boccaccio di Certaldo, Politeama di Poggibonsi e Popolo di Colle di Val d’Elsa.

è stato presentato lunedì 22 novembre 2021 alle 17:30 al Teatro del Popolo, il cartellone congiunto e integrato dei teatri della Valdelsa, Boccaccio di Certaldo, Politeama di Poggibonsi e Popolo di Colle di Val d’Elsa

 

Musical, commedia, teatro classico e contemporaneo, teatro ragazzi, concerti. Tante proposte per tutti i gusti in un cartellone che si distingue per la qualità della proposta. Sul palco volti noti al grande pubblico per i loro ruoli sia in teatro che al cinema e sul piccolo schermo.

La stagione teatrale si aprirà con tre anteprime, una in ogni teatro: il 24 novembre, al Teatro del Popolo lo spettacolo Bohemian Rhapsody, live tribute ai Queen, nel giorno del 30esimo anniversario dalla morte di Freddie Mercury con La Compagnia del Villaggio, al Politeama il 30 novembre Furore con Massimo Popolizio, al  Boccaccio, il 14 dicembre Qualche estate fa, con Claudia Gerini e Solis Sting Quartet.

Gli spettacoli in abbonamento partiranno a gennaio 2022. L’11 gennaio al Popolo Manola, con Nancy Brilli e Chiara Noschese, al Politeama il 19 gennaio la commedia con Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta Scusa sono in riunione… Ti posso richiamare?, il 21 gennaio al Popolo Le signorine con Isa Daniele e Giuliana De Sio, il 25 gennaio al Boccaccio Maria… Animale da Compagnia, con Maria Cassi, mentre il 26 gennaio, al Politeama, A spasso con Dasy, con Milena Vukotic, Salvatore Marino e Maximilian Nisi. Febbraio si apre al Popolo, il giorno 3, con Emilio Solfrizzi in Il malato immaginario, il 15 febbraio al Boccaccio L’Ornano Furioso con Antonio Ornano, il 22 febbraio al Politeama Servo di Scena con Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli e Lucia Poli. Il 3 marzo, sempre al Politeama, Il delitto di via dell’Orsina, con Massimo Dapporto e Antonello Fassari, il 15 marzo al Boccaccio Simply The best con Marta Zoboli, il 22 marzo al Popolo Stanno sparando sulla nostra canzone, con Veronica Pivetti, il 24 marzo al Politeama c’è Sergio Rubini con Ristrutturazione. Il 4 aprile la coppia Ettore Bassi e Simona Cavalieri al Popolo con Mi amavi ancora, il 19 aprile Andrea Pennacchi in Pojana e i suoi fratelli. Ultimo degli appuntamenti in abbonamento il 21 aprile al Popolo Alle 5 da me con Gaia De Laurentis e Ugo Dighero.

 

Il 22 marzo al Popolo Stanno sparando sulla nostra canzone, con Veronica Pivetti.

il 22 marzo al Popolo Stanno sparando sulla nostra canzone, con Veronica Pivetti

 

Il 24 marzo al Politeama c’è Sergio Rubini con Ristrutturazione.

il 24 marzo al Politeama c’è Sergio Rubini con Ristrutturazione

 

Il 14 dicembre Qualche estate fa, con Claudia Gerini e Solis Sting Quartet.

il 14 dicembre Qualche estate fa, con Claudia Gerini e Solis Sting Quartet

 

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Quattro calendari olandesi.

Presento quattro calendari olandesi, due del 2022 acquistati, uno sul cavallo e l’altro sulle mappe, più il terzo del 2014 ed il quarto del 2015 della G.P. Comunicazione.

Quest’anno ho fatto le agendine del 2022, l’anno prossimo farò nuovamente un calendario olandese per la G.P. Comunicazione.

Forse farò una mostra in una location particolare all’aperto qui a Siena e presenterò le mie mostre artistiche già prodotte in vari anni, che vanno dal 1985 al 2004, mancherà “Sfocato e Mosso – Studio sulla forma e la luce”, che presenterò nel nostro giardino di sotto quando lo permetterà il Covid-19.

La mostra che farò forse nel bosco vedrà le opere presentare in varia forma, dal vivo, appese, proiettando sul maxi schermo filmati su YouTube e sezioni del sito internet della G.P. Comunicazione.

 

Fotografia artistica

 

 

2014

2015

 

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Tanti cari auguri per il Santo Natale 2021.

Tanti cari auguri per il Santo Natale 2021 a tutti voi ed alle vostre famiglie.

Felice anno nuovo 2022, che sia una svolta per l’economia mondiale con meno Covid-19.

Se hai un’azienda, ricordati della G.P. Comunicazione per la tua comunicazione pubblicitaria.

Mi presento professionalmente.

Chi sono

Questi alcuni dei nostri lavori e servizi.

https://www.giuseppe.ponticelli.name/i-nostri-lavori/

https://www.giuseppe.ponticelli.name/siti-internet-siena-web-agency/

Fotografia di Still life

https://www.giuseppe.ponticelli.name/agenzia-pubblicita-siena/

I nostri cari auguri per le vostre famiglie.

 

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Il payoff ed altre frasi pubblicitarie.

La mia sella, una Bardella tolfetana in cuoio liscio.

 

Non c’è un momento sprecato nella vita se viene speso in sella.
Winston Churchill

Questo sarebbe uno splendido payoff, cioè la frase che segue il marchio, anche se però è troppo lunga, meglio come headline.

Dall’Inglese “saldare”, cioè pagare dopo e la “ricompensa”.

Il payoff è una frase che “paga” dopo il marchio e in comunicazione è la “ricompensa” della promessa proclamata dal payoff.

Confuso spesso con headline e slogan, il payoff è uno degli elementi decisivi di una pagina pubblicitaria, di un’intera campagna di brand building.
In definitiva, creare un payoff efficace vuol dire definire il futuro della marca.

Il payoff ha il ruolo di riassumere i valori aziendali e lasciare una promessa al pubblico.
Rendendola attraente, interessante, riconoscibile.
Per questo la scrittura di un payoff o claim, insieme al naming e all’headline, è una delle imprese più complesse per un copywriter.
Ma anche una di quelle che danno il senso al nostro lavoro.

Il payoff è dedicato al brand.
Il claim è la promessa rivolta alla campagna pubblicitaria.
L’headline è il titolo del messaggio.
Il naming, cioè “denominare”, nel lessico del marketing è lo studio della scelta dei nomi dei prodotti, dei servizi e anche dell’impresa stessa.
Fare brand building significa costruire per la propria azienda una reputazione riconoscibile e valida.

In media, il numero di persone che leggono l’headline è cinque volte superiore a quello del body copy (la parte descrittiva dell’annuncio pubblicitario).
Quando hai scritto la tua headline, hai speso ottanta centesimi del tuo dollaro.
David Ogilvy (conosciuto come il “padre della pubblicità”).

CABALLERO E CARMENCITA

Caffè Paulista: payoff “UN AMORE DI CAFFÈ”.

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Nel 1991 realizzai per la “Still life Srl” un manifesto mt. 6×3.

Questa è la pineta a Principina a mare della nostra Azienda agricola “Le Strillaie”.

Quando ero ragazzo c’erano, oltre ai cavalli maremmani, anche dei vitellini che pascolavano liberi.

Mi divertivo a raggrupparli in mandria ed a guidarli montando a cavallo da un estremo all’altro della pineta.

Le mucche erano invece nella stalla, dove c’era anche un toro e producevamo il latte che veniva da noi munto e ritirato tutti i giorni da “Latte Maremma”.

Nel 1991 realizzai per la “Still life Srl”, di cui ero socio di maggioranza ed Amministratore unico, questo manifesto mt. 6×3, che ebbe un’affissione stradale regionale.

Feci lo Still life del packaging nella mia sala di posa, usando una siringa con glicerina per riprodurre le gocce d’acqua.

La ripresa della nostra pineta fu eseguita utilizzando il mio banco ottico Inka 10×12 compatibile Sinar.

L’immagine della mucca e del vitellino fu scattata nella nostra stalla con la mia Mamiya RZ67.

Il manifesto fu montato a Firenze dal fotolitista Simoni, che su mie indicazioni scontornò il packaging e la mucca con il vitellino, inserendoli nel manifesto, aggiungendo il marchio di “Latte Maremma” come se fosse un sole.

Era il primo lavoro che il fotolitista realizzò con il sistema che in quel momento veniva istallato da una ditta giapponese.

Ricordo che gli zoccoli della mucca e del vitellino furono inseriti sotto ai fili d’erba, il fotomontaggio è comunque evidente anche perché mancano le ombre.

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Cerchiamo un Account Executive Senior.

IL RAPPORTO È A CONTRATTO CON PROVVIGIONI SENZA FISSO MENSILE

Se sei il candidato ideale, aiuterai a guidare la crescita dei ricavi, costruendo una forte rete di contatti di vendita e contribuendo a creare la strategia di mercato.

Sarai responsabile di stabilire una relazione forte con nuovi potenziali clienti e di mantenere una relazione solida con i clienti da te procacciati.

La tua comunicazione efficace e le tue capacità interpersonali ti aiuteranno ad avere successo come Senior Account Executive per il new business.

Responsabilità:

– Costruisci una solida rete di potenziali clienti

– Gestisci e monitora il raggio d’azione dei clienti

– Strategizza modi innovativi per raggiungere nuovi clienti

– Comunica la strategia ai membri del team durante un breifing di staff

– Scrive brief molto dettagliati all’Art Director con indicazioni del lavoro da realizzare

Requisiti:

– 2+ anni di esperienza nel settore pubblicitario come Account Executive

– Organizzato e in grado di svolgere più attività

– Forti competenze nella comunicazione verbale e scritta

Selezionatore:

Giuseppe Ponticelli: Art Director, Fotografo di Still life e socio professionista dell’associazione #Apicom Toscana.

Scrivi una mail a g.ponticelli@giuseppe.ponticelli.name indicando i tuoi recapiti ed allegando il tuo Curriculum Vitae.

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Pubblicità tradizionale: depliant, brochure, manifesti, volantini.

Realizzare depliant, brochure, manifesti o volantini funziona ancora? G.P. Comunicazione Siena

Depliant pubblicitari, volantini, biglietti da visita e tutto il materiale pubblicitario realizzato tradizionalmente, continuano ad essere un veicolo fondamentale per qualunque attività che voglia farsi conoscere e presentare i propri servizi. La forza di questo tipo di marketing è data dal fatto che ogni singolo elemento rappresenta un oggetto concreto di interazione. Non si può negare che l’attività di marketing digitale stia diventando sempre più importante, ma ci sono ambiti in cui non è possibile fare a meno di qualcosa di tangibile e trasportabile, da rileggere magari in un momento di maggiore calma.
Impossibile non immaginarsi una fiera, per esempio, dove i visitatori si aspettano di ricevere qualcosa, ma anche il semplice, vecchio, volantino. Una brochure ha ancora una potenza che non può essere ignorata. Un depliant o un volantino ben fatto, ancora di più, perché sa presentare ottimamente prodotti e servizi senza essere costantemente legati alla tecnologia e, soprattutto, ha la forza di portare il cliente alla porta della tua impresa.

volantini siena

Noi della G.P. Comunicazione, operando a Siena e in Toscana, seguiamo dei criteri semplici, ma efficaci, per trasmettere il giusto messaggio che ogni impresa vuole far arrivare ai propri potenziali clienti.
Il primo punto è che non si può improvvisare un depliant senza avere chiare in testa le informazioni e i valori che si vogliono condividere. Il rischio è quello di far arrivare un messaggio sbagliato o fuori luogo che penalizzi l’azienda. Per noi il concetto “bene o male, purché se ne parli”, che da anni sembra essere diventato il motto principe della comunicazione, è un concetto sbagliato. Alla G.P. Comunicazione non si trova traccia di pubblicità aggressiva, volgare o sguaiata come, purtroppo, spesso si vede in giro. Sono tecniche furbette che bruciano come fuochi di paglia. Per noi contano altri valori, come l’eleganza e la pulizia del messaggio, infatti ci prendiamo tempo per conoscere a fondo il nostro cliente, capire i suoi prodotti, i suoi servizi e la sua esperienza nel settore. Una volta raccolte tutte queste informazioni, passiamo alla seconda fase, ossia capire come il cliente utilizzerà quel materiale cartaceo, come evidenziare i messaggi mirati senza creare confusione o diluire il messaggio che vogliamo che arrivi.

Questa fase ci porterà alla realizzazione fisica dei depliant (o manifesti o qualunque altro oggetto creativo vogliate sperimentare) in ogni loro parte. Una volta che li avremo disegnati ed avremo l’approvazione del cliente, passeremo a definire la strategia di distribuzione anche per capire, in maniera concreta, la quantità di materiale che ci servirà per la campagna di promozione.

manifesti siena

Ovviamente il passaggio dalla fase creativa a quella di stampa è quello più delicato. Troppe volte ci capitano fra le mani manifesti con errori di stampa, numeri di telefono sbagliati, fotografie sgranate… Tutti incidenti che hanno la potenza di distruggere un’intera campagna e mandare sprecate centinaia o migliaia di euro. Queste cose alla G.P. Comunicazione non possono accadere, perché la cura nei dettagli, che viene praticata da noi, supera quella di qualunque altro.

Infine la stampa. La G.P. Comunicazione è convenzionata con le tipografie offset e con service digitali della zona di Siena per rispondere ad ogni richiesta di costi e qualità. Non abbiamo problemi a fornirvi i file grafici per permettervi di stampare anche su tipografie online, se pensate di ridurre le spese.

Dalla nostra esperienza, se pensate di avviare una campagna pubblicitaria di questo tipo, possiamo darvi questi consigli:
– se vi interessa risparmiare, talvolta è meglio lavorare su più strumenti coordinati contemporaneamente (fare i cataloghi insieme a volantini e biglietti da visita, per esempio, in modo da sfruttare su più fronti le ore di lavoro per l’immagine coordinata);
– pianificate bene l’uso di questo materiale, la distribuzione a mano, il volantinaggio, l’invio per posta… È importante capire dove far arrivare il nostro marchio in modo da non sprecare risorse;
– supportare il messaggio del depliant anche con la comunicazione digitale. I clienti si aspetteranno di vedere sul vostro sito o sui vostri social lo stesso messaggio che hanno trovato su carta;
– andate cauti con le soluzioni fai da te. Come già detto, basta un errore per gettare nella spazzatura centinaia di euro.

pubblicità tradizionale creativa

La G.P. Comunicazione è pronta per affiancare qualunque azienda di Siena o della Toscana a diffondere la propria immagine e i propri servizi seguendo strategie mirate ed efficaci. Se volete, potete contattarci utilizzando il form a piè di pagina.

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