Donald Duck Family Tree (prima parte).

L’albero genealogico è generalmente l’elenco completo degli antenati, o più specificamente, un grafico utilizzato nella genealogia per mostrare i rapporti familiari tra individui.

Non sempre è facile risalire cronologicamente agli antenati in assenza di documentazione accertata.

Nelle ricerche private il “di” e il “fu“, che precede il nome del genitore, vivo o defunto, permette di risalire più facilmente all’antenato che precede il nominativo conosciuto.

Le grafiche che rappresentano gli alberi genealogici sono disparate e molteplici e spesso le diramazioni molto estese richiedono un’elaborazione che non sempre è contenibile nei formati cartacei tradizionali.

Abitualmente l’albero genealogico viene realizzato utilizzando delle caselle, quadrate per i maschi e circolari per le femmine, contenenti i nomi di ciascuna persona, spesso corredati di informazioni aggiuntive, quali luogo e data di nascita e morte, in alcuni casi inserendo l’occupazione o la professione.

Tali simboli, disposti dall’alto verso il basso in ordine cronologico, sono connessi da vari tipi di linee che rappresentano i matrimoni e unioni extra coniugali e la discendenza.

In alcuni casi, se non è possibile ad esempio inserire un grafico, è possibile descrivere gli antenati di una persona utilizzando una tavola genealogica.

L’albero genealogico dei paperi (Donald Duck Family Tree) è un’opera del fumettista Don Rosa che rappresenta un immaginario albero genealogico del personaggio Disney di Paperino.

 

 

È stato pubblicato per la prima volta in Norvegia, prima sul quotidiano Verdens Gang il 3 luglio 1993 e poi sul settimanale Donald Duck & Co tre giorni dopo.

In Italia è stato pubblicato per la prima volta sul mensile Zio Paperone nel dicembre 1996.

 

Questi appunti furono riprodotti in una fanzine e ispirarono Mark Worden, che ne pubblicò una versione illustrata nel 1981.

Il materiale di partenza di Carl Barks.

 

Negli anni ’50 il fumettista Carl Barks redasse, per uso privato, uno schema dei rapporti familiari tra Paperino e gli altri parenti di Paperopoli, in cui ideò appositamente una serie di figure.

Matilda de’ Paperoni, immaginata come madre adottiva di Gastone.

 

Ortensia de’ Paperoni, come madre di Paperino.

 

Thelma Duck, madre di Qui, Quo e Qua.

 

Quackmore Duck, padre di Paperino.

 

Gustavo Paperone, padre adottivo di Gastone.

 

Fergus de’ Paperoni, padre di Paperone.

 

Daphne Duck e Luca dell’Oca come genitori naturali di Gastone, morti di indigestione in un picnic (per giustificare la parentela con Paperon de’ Paperoni).

 

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Topolino e la banda dei piombatori.

Topolino e la banda dei piombatori (The plumber’s helper) è una storia a fumetti della Disney realizzata da Floyd Gottfredson (soggetto e disegni), Merrill De Maris (sceneggiatura), Ted Thwaites (ripasso a china), pubblicata sui quotidiani statunitensi dal 2 luglio al 10 dicembre 1938. In Italia è stata pubblicata per la prima volta sui numeri dal 325 al 352 di Topolino (giornale), dal 16 marzo al 21 settembre 1939.

Nell’agosto del 1971 è stata inclusa nel volume Trilogia di Topolino (della collana Oscar Mondadori, Milano, n° 356), insieme a Topolino e il mistero di Macchia Nera e Topolino all’età della pietra.

La storia vanta anche un sequel: Topolino e il ritorno dei “Piombatori”, scritta dai fratelli Abramo e Giampaolo Barosso e disegnata da Sergio Asteriti, pubblicata sul numero 780 di Topolino, datato 8 novembre 1970.

Nel 2016 è stato realizzato un remake della storia originale, adattato ai tempi, dal titolo Topolino e la banda dei cablatori, su testi di Tito Faraci e disegni di Lorenzo Pastrovicchio, pubblicato sul numero 3168 di Topolino.

L’avventura segna l’esordio del personaggio di Giuseppe Tubi, rapinatore appartenente alla banda dei piombatori, che maschera la propria losca attività lavorando come idraulico.

Topolino, avendo perso tutti i suoi risparmi in un fallimento bancario, cerca lavoro e, dopo alcuni tentativi, diventa apprendista idraulico presso la bottega di Tubi: ma presto scoprirà la doppia vita del suo datore di lavoro.
E, dopo alcune gag in cui si mostra la volontà fallita di Topolino e l’incompetenza del suo datore di lavoro, Tubi verrà arrestato dallo stesso Topolino con l’aiuto dell’Ispettore Manetta (qua alla sua prima apparizione).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Io e… Macchia Nera.

Da Mickey SuperstarIo e… Macchia Nera.

Story: “Topolino non esiste“.

I personaggi Disney di questa story, solo alcune pagine: Topolino, Macchia Nera, il Dr. Eming, il Commissari Basettoni, l’agente Manetta, Minni, Tip e Tap, il cane Pluto.

Dal sommario: story di Ilaria Isaia e Giuio Chierchini, Topolino 2136 del 5 Novembre 1996.

Macchia Nera (ingl. Phantom Blot, lett: macchia fantasma) è un personaggio dei fumetti della Disney, comparso come protagonista o comprimario in centinaia di storie a fumetti realizzate in vari paesi del mondo; è uno dei nemici più ricorrenti di Topolino.

È apparso per la prima volta nel 1939 sulle strisce quotidiane disegnate da Floyd Gottfredson e scritte da Merrill De Maris, nella storia nota come Topolino e il mistero di Macchia Nera (Outwits the Phantom Blot, 1939).
Ricompare poi nel 1955 nella storia realizzata in Italia da Guido Martina e Romano Scarpa dal titolo Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera.
Nel 1960 avviene la sua terza apparizione nella storia italiana Topolino e il re dei mendicanti, in cui Macchia Nera è il capo della malavita di Topolinia.
A partire da questo momento diviene un nemico ricorrente di Topolino nelle storie italiane.

Nel 1964 il personaggio viene reintrodotto anche nei comic book statunitensi editi dalla Western Publishing con la storia The return of the Phantom Blot (disegnata da Paul Murry e pubblicata a puntate su Walt Disney’s Comics and Stories numeri 284-287).
Al termine della pubblicazione, sulla stessa testata fu annunciata a breve l’apertura di una nuova testata dedicata al personaggio, The Phantom Blot, chiusa dopo sette numeri (usciti tra il 1964 e il 1966).
I testi erano di Del Connell e di Bob Ogle e i disegni di Paul Murry.
In questi albi a lui dedicati Macchia Nera si alleava con personaggi quali i Bassotti e, in un’occasione, addirittura con Maga Magò, finendo comunque con l’essere catturato per merito di Topolino e dei suoi amici o collaboratori (Paperino, Paperone, Pippo, Basettoni).
Ulteriori storie del personaggio furono pubblicate tra il 1975 e il 1984 sulle testate Super Goof (in cui ovviamente fronteggia Super Pippo) e Walt Disney’s Comics and Stories.

 

 

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La mia collezione di fumetti Disney.

A Siena ho portato da Principina a mare vari vecchi fumetti Disney.
Tra questi gli “Albi di Topolino” di quando ero bambino.

Invece ho portato a Principina a mare da Siena molti “I grandi Classici Disney” nella versione vecchia.

A Principina a mare ho dei vecchi Topolini nei quali spero di trovare i fumetti di Topolino con l’idraulico Giuseppe Tubi, che eseguiva degli abili furti insieme al suo contabile.

Al mare ho anche dei vecchi “Almanacco Topolino” originali.

A Siena ho molti altri fumetti originali, tra cui:
– gli “Albi d’oro” in grande formato orizzontale;
– tutta la collezione completa di “Zio Paperone” e di “Uack!” con le storie di Carl Barks.

Carl Barks è stato un fumettista, illustratore e pittore statunitense. È considerato uno dei più grandi maestri della storia del fumetto. Tra gli autori di fumetti Disney più amati e celebrati, ha influenzato diverse generazioni di artisti e illustratori, grazie alla sua fervente creatività.

 

 

Inoltre, sempre a Siena, in una prima libreria in salotto ho:
– molti libri di vario formato a tiratura limitata;
– varie litografie di Carl Barks;
– “I Classici Disney” della nuova serie dal n°1.

Invece, in un’altra libreria nel corridoio che porta alla mia camera, in una seconda libreria ho:
– la nuova serie de “I Grandi Classici Disney”;
– la ristampa della collana de ”La grande dinastia dei paperi” in brossura, la prima edizione è del 2008 sempre con storie di Carl Barks dal n° 1 a n°48, sono abbonato e la ritiro in cartoleria ogni settimana.

A Siena ho il n°4 nuovo dell'”Almanacco Topolino”, una ristampa, è arrivata oggi e vi dedico questa gallery.

 

 

Ci sono dei particolari personaggi come Macchia nera e Giuseppe Tubi.

Macchia Nera (Phantom Blot, lett: macchia fantasma) è un personaggio dei fumetti della Disney, comparso come protagonista o comprimario in centinaia di storie a fumetti realizzate in vari paesi del mondo; è uno dei nemici più ricorrenti di Topolino.

Giuseppe Tubi (Joe Piper) è un personaggio dei fumetti Disney creato da Merrill de Maris e Floyd Gottfredson per le strisce giornaliere del 1938 intitolate Topolino e la banda dei piombatori.

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