Siena, 25 Agosto 2003
“Segni“, una mostra fotografica di still life su seta ed immagini su tela corredate da una installazione fotografica tridimensionale.
La mostra è caratterizzata da pensieri dedicati ai diversabili, cioè diversamente abili.
Una webcam ha trasmesso online le immagini dell’inaugurazione.
Ancora una volta si parla di “simboli” e “segni”.
Sinnbild è la parola tedesca equivalente a simbolo: sinn, “il significato”, è di pertinenza della coscienza, del razionale; bild “l’immagine” è di pertinenza dell’inconscio, dell’irrazionale.
Chi osserva un simbolo può avere o no il dono, o l’interiore disposizione, a guardare un oggetto non solo nel suo aspetto concreto, ma anche come simbolo di qualcosa di più o meno sconosciuto.
Ovviamente è possibile che lo stesso oggetto rappresenti per l’uno un simbolo, per l’altro invece soltanto un segno.
I simboli possono anche degenerare in segni e diventare “simboli morti” se si svela completamente il senso nascosto in un simbolo, cessando di essere intriso di significato, poiché possiamo afferrarlo pienamente con la ragione.
Un vero simbolo però non può essere mai completamente spiegato.
Della sua parte razionale ci può dare la chiave la coscienza, ma i suoi elementi irrazionali possiamo solo sentirli.
“Segni” offre una lettura verbale, con l’ausilio di una “poesia”, utile all’interpretazione delle immagini simboliche. Tuttavia spero che per voi queste restino ancora dei simboli.
Ripresa fotografica con camera digitale a 2.1 milioni di pixel.
Stampa digitale su “polioleifina” (vinile adesivo).
Applicata su entrambi i lati di un pannello di forex da mm.5 ritagliato a mano.
Montaggio sull’opera utilizzando il tassello nero posto alla base dell’immagine.
Scarica la rassegna stampa di “Segni”
Inviti
Via Fiorentina, 56 - 53100 Siena (SI)