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3a settimana del sondaggio “Le Torri d’Italia” solo sul social Facebook.

Il Piazzale Michelangelo sembra proprio ospitare #LeTorridItalia a Firenze!

Un esempio di una piazza che si affaccia su un panorama dal quale si può osservare la città attraverso il proprio smartphone o tablet in mobilità per scoprire cose non visibili ad occhio nudo.

Nel Piazzale Michelangelo sono state collocate tre grandi colonne, che si stagliano sul meraviglioso panorama di Firenze: si tratta delle opere intitolate “Colonna accrescimento infinito”, “Duplicazione continua” e “Infinita colonna”. Lunghe colonne in marmo che fanno compagnia al David. Le sculture sono state realizzate dall’artista Park Eun Sun, coreano di nascita, ma residente in Versilia. Classe 1965, laureato all’Accademia di Pietrasanta, ha già esposto in diversi spazi tra cui anche l’aeroporto di Pisa. Sfere e spigoli, superfici lisce e ruvide, nonché i chiaroscuri che giocano con le luci, sono alcuni dei tratti distintivi di queste sculture.

Questa settimana non una domanda, ma una richiesta: commentate sul nostro blog gli articoli presenti ed emozionateci con le vostre impressioni!

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8 commenti su “3a settimana del sondaggio “Le Torri d’Italia” solo sul social Facebook.

  1. Dall’alto un panorama è diverso. Si vedono le cose nascoste: la terrazza fiorita sui tetti, la corte nascosta, gli affacci di appartamenti eleganti, e poi il districarsi di tetti ad altezze diverse, il groviglio di palazzi che si abbracciano. Io adoro vedere le città dall’alto proprio perchè è una visuale completamente diversa.

    1. Dall’alto l’emozione è enorme, il punto di vista è diverso, si vedono “cose nascoste”, perché siamo abituati a camminare per le città, mentre da una torre scopri cose che non conosci addirittura della tua città, quella nella quale sei nato e che vivi tutti i giorni con un ritmo diverso, perché dall’alto ti sembra di volare e sei in pace con tutto il mondo.

  2. Credo ci sia una grande differenza tra vedere dall’alto “una” città o vedere la “tua” città.
    Ho un nitido ricordo, alcuni anni fa, di un’escursione proprio sulla Torre del Mangia. L’emozione di un godimento estetico ma anche pienamente sensoriale. La città di Siena si disvela, soavemente, alla vista. Dopo una prima carezzevole panoramica si affaccia alla mente l’immagine di una bella donna, discinta e distesa. Sembra fiduciosa della discrezione del suo privato solarium mentre invece io, al momento, trasformato in una rondine, ammiro, beato, le sue grazie.
    Non solo: da lassù mi arrivano, piacevoli perché ovattati, i suoni della città viva e sento sul viso un soffio di vento che è solo mio. L’altra umanità, quella che vedo nel suo formicolio, non lo può sentire.
    Tutt’altra cosa la vista dall’alto della mia città, Firenze. Ho molto vive le sensazioni di una recente visita alla altissima terrazza del cosiddetto Palazzo delle Generali. E’ il palazzone che fronteggia Palazzo della Signoria. Molti sono i punti di osservazione che lo sovrastano in altezza, ma qui c’è la visione di livello sovrumano per la grande distanza dal piano strada ma al tempo stesso la sensazione di essere al centro del corpo vivo della città. Qui le emozioni sono diverse, estremamente personali “sotto quel tetto sono nato”, “quel grande pino era al centro della mia vista durante i 43 anni centrali della mia vita”, “in quella villa in collina ho avuto la più grandi soddisfazioni della mia storia professionale”, “In quel palazzo in lontananza decine di ragazzi e ragazze pieni di vita sono stati ore ad ascoltarmi, mi hanno chiamato prof ed ho potuto vedere simpatia ma anche affetto nei loro occhi”.
    Emozioni forti. Belle. Grazie all’amico che mi ha portato lassù.

    1. Hai ragione, vedere “una” città o vedere la “tua” città è diverso, tra l’altro io sono nato a Grosseto, ma dopo meno di un anno di vita sono “tornato” a Siena, dove sono cresciuto fino alla maggiore età e dove vivo e lavoro dal 1988.
      Con quel “tornato” intendo dire che la mia vita si è svolta e si svolge principalmente a Siena, anche se mi sento al 50% maremmano data la mia passione per i cavalli e quindi anche per il Palio – sono un protettore della contrada dell’Istrice – e per la vela, che si può praticare – tra le mie due città – solo sulla costa di Grosseto.
      Sulla Torre del Mangia c’è il Campanone, è chiamato “Sunto”, il suo rintocco dà il ritmo alla passeggiata storica, ma lo vedi soltanto salendo sulla Torre del Mangia.
      Anche qui, un conto è sentirlo suonare, un conto è vederlo, perché ti domandi come hanno fatto allora a posizionarlo lì.

  3. Sono pienamente d’accordo che tra vedere dall’altro una città e vedere dall’alto la propria città ci sia una certa differenza. Per me salire sulla Torre del Castello Aldobrandesco di Arcidosso ed osservare dall’alto le strade, le case, le montagne circostanti, riconoscere, poco a poco ogni angolo, è stata un’emozione impagabile.
    Se, una volta salita sulla torre, avessi avuto tra le mani una app che mi avesse raccontato la storia di ciò che stavo osservando, la mia esperienza sarebbe stata davvero unica. O meglio, veramente unica l’avrebbe resa la possibilità, non solo di conoscere la storia dei luoghi, ma anche e soprattutto la possibilità di scegliere un itinerario con cui approfondire la conoscenza di quel luogo, una volta tornati a terra.

    1. Vivere un panorama dall’alto ti permette di avere una visione di insieme per poi decidere come percorrere – con il tuo cicerone “Dedalo” – il famoso “labirinto del Minotauro”. La nostra App è il tuo “filo di Arianna”.
      Gli itinerari turistici in genere sono un punto di forza della nostra App, che usa semplicemente il GPS del device – smartphone e/o tablet – ed il suo navigatore.
      Da una torre e/o da una zona panoramica, la nostra App mostra i punti di interesse al turista, il quale, una volta “atterrato”, può scegliere un percorso culturale, turistico e/o enogastronomico.

        1. Sì, esattamente, la nostra App invia dei push ogni qual volta un soggetto – istituzionale e/o commerciale – aderente a “Le Torri d’Italia”, pubblica un aggiornamento del suo stato.

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