Autore: Giuseppe Ponticelli
Libro Lògos e mostra Mind Map 16/11/2023
Giovedì 16 novembre 2023 alle ore 17:00 si è tenuta la presentazione del libro d’arte Lògos con la storia delle opere fatte per la personale di New York di Alessandro Grazi e Mind Map personale di scultura di Fabio Santori, a cura di Giammarco Puntelli, a SPIN pinacoteca contemporanea c/o SanPaolo Invest in Banchi di Sotto 46 a Siena al primo piano del Palazzo Chigi Zondadari, direzione artistica Alessandro Grazi, con vista su Piazza del Campo.
Il suo lavoro è pura ricerca che unisce la creatività della composizione alla meditazione sul tema.
Fabio Santori sa recuperare materiale, lavorarlo, inserire in quella materia l’infinito valore del pensiero d’arte e portarla all’attenzione del pubblico suscitando emozioni, stupore, applauso.
Gli eventi e i riconoscimenti internazionali fanno di lei un artista popolare e autorevole. La Sua arte complessa, la capacità di inventare nuove soluzioni estetiche, la sua tecnica e l’innovazione fanno di lui un maestro di arte plastica e concettuale.
Fabio Santori crea l’evoluzione della materia come l’evoluzione del concetto stesso di fare arte.
Professor Giammarco Puntelli
Torna alle newsCreative Photo Awards 2023
Ho partecipato al “Creative Photo Awards 2023” con questa immagine doppia.
Data di inizio: 1 Maggio 2023
Deadline: 15 Giugno 2023
FINE ART
TITOLO
Uovo di Pasqua
LOCALITÀ
Siena – Italia
CATEGORIA
Conceptual
DESCRIZIONE
L’uovo (immagine di sinistra), somiglia a un sasso e appare privo di vita, così come il sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù.
Mangiare uova (immagine di destra) a Pasqua ha origine nel 700 da David Chaillou, che inventò il primo uovo di cioccolato con crema di cacao per re Luigi XIV.
“TreFotoTre” mostra ed ospiti
“TreFotoTre” è una mostra fotografica di 15 opere presentate in cornici svizzere cm. 40×50 più il roll-up della locandina, stampe divise a gruppi di 3 per generi diversi e realizzate con camere varie, sia d’epoca, che moderne.
- foro stenopeico;
- colorate al computer;
- nature morte;
- moda;
- generi vari.
La mostra è stata esposta da lunedì 19 giugno a sabato 1 luglio 2023 presso la Limonaia del Giardino Segreto del Tribunale civile di Siena con accesso da via del Romitorio 4 (accesso universale da via di Camollia 85).
Video inaugurazione 19 giugno 2023
Il 19 giugno 2023 alle ore 18:00 si è inaugurata la mostra “TreFotoTre” alla Limonaia del Giardino Segreto del Tribunale civile.
Il Prof. Giovanni Bonelli e la Dott.ssa Paola Marcucci hanno presentato il libro Web Art Gallery “Still life” volume 1 e la mostra fotografica.
Avrei voluto fare una sintesi del video, ma lo propongo in forma integrale, perché è interessantissimo!
Ringrazio Giovanni e Paola per questo regalo enorme che mi hanno fatto!
La mostra resterà esposta fino al 2 luglio.
Accesso da via del Romitorio 4 e da via di Camollia 85.
Sarò in mostra nel secondo pomeriggio.
Contattatemi via WhatsApp per fissare un appuntamento.
Alla limonaia ci sono molti eventi e rischiate di non vedere la mostra come merita.
Foto Minutera
Negli anni Duemila è ritornato il “fotografo Minutera“, il cui nome rimanda ai fotografi ambulanti spagnoli degli anni 50/70, dove minuteros sta per minuti, in Italia chiamato anche “cassettista“.
A metà strada tra il teatro itinerante e la street photography, la nuova fotografia ambulante si fa per strada offrendo alle persone ritratti di immagini positive su carta, utilizzando, come un tempo, la macchina fotografica come camera oscura “y será una foto antigua sacada en los albores del digital siglo XXI y no en los del analógico siglo XX, que fue cuando la fotografía minutera tuvo su época de gloria” (traduzione: “e sarà una vecchia foto scattata all’alba del XXI secolo digitale e non nel XX secolo analogico, quando la fotografia a lancetta dei minuti ebbe i suoi giorni di gloria“).
Ogni anno si tengono festival dove sono presenti singoli fotografi ed associazioni internazionali come ad esempio, Associació de Fotografia Minutera de Barcelona.
Mi sono iscritto al gruppo Facebook “Fotografia Minutera Itinerante Immediata – Street Box Photography“, che seguo con molto interesse:
https://www.facebook.com/groups/fotografiaitineranteimmediata
Ho deciso di costruirmi anch’io una macchina per “foto Minutera”.
Per l’ottica ed il soffietto uso una Balgenkamera folding per pellicole piane cm. 9×12 (vedi immagini).
L’ottica è una Brebico Anastigmat 135 (6,8), tempi da 1/20 fino a 1/100 sec. più B e T.
Per il supporto del vetro (smerigliato a Siena non si trova già pronto) e per il reggi-carta, nonché per il supporto per ri-fotografare il negativo, userò delle guide in plexiglass e/o in legno.
Nel gruppo ho letto che si può ottenere un vetro smerigliato con la pasta per smerigliare le valvole dei motori ed un po’ di acqua.
La misura della carta sarà un po’ inconsueta, cm. 10,5 x 14,8, che corrisponde alla carta Ilford Mutigrade RC Delux Pearl, così non la taglio in camera oscura.
Devo costruire anche le due bacinelle, ho deciso che saranno verticali, in plexiglass.
Farò in legno il supporto reggi-carta per ri-fotografare il foglio di carta negativo.
Mi mancano ancora le misure esatte della scatola in legno, che deve contenere anche le due bacinelle per sviluppo e fissaggio più la scatola della carta fotografica.
Per ottenere queste misure, ho iniziato con il ritagliare un cartoncino spesso, come mostrano le immagini, per inserirvi dentro la mia Balgenkamera.
Dietro ho posizionato una scatola di cartone ed ho cercato di mettere a fuoco spostando il soffietto della camera ed il vetro smerigliato del mio banco ottico Inka.
Per costruire la scatola aspetto che mi arrivi una una slitta, che deve ospitare il vetro di messa a fuoco e la carta, in modo da capire gli ingombri più esattamente.
Vi auguro una buona giornata con questo splendido video.
Alla prossima puntata.
SaveTheDate TreFotoTre 19 giugno 2023
Lunedì 19 giugno alle ore 18:00 presso la Limonaia del Giardino Segreto del Tribunale civile di Siena.
Inaugurazione della mostra fotografica TreFotoTre e presentazione di Web Art Gallery “Still life” volume 1, il quarto libro della collana “I love Sonia” edita da Cantagalli.
Fotografo ed autore del volume Giuseppe Ponticelli.
Sputnik
Lo Sputnik è una fotocamera stereo reflex a doppia lente di medio formato introdotta intorno al 1955.
È stata sviluppata e prodotta dalla GOMZ di Leningrado (oggi San Pietroburgo) (la società denominata LOMO negli anni ’60).
Utilizzando pellicole da 120, la fotocamera fornisce sei coppie 6×6 (ho trovato anche dodici immagini singole, ma mi sembra improbabile). Come il suo cugino, il Lubitel, lo Sputnik è realizzato in bachelite.
Esistono tre versioni principali della fotocamera con diverse varianti basate sui tempi di posa, sulle prese del treppiede e sulle marcature dell’obiettivo.
Distinguibili possono essere le produzioni di GOMZ (1955-1961), Loomp (1962-1964) e LOMO (1964-1974).
In totale sono state prodotte circa 86.000 unità. Per ognuna delle tre versioni si distingue ulteriormente tra le unità realizzate per il mercato interno, che sono più comuni e che hanno il nome della macchina fotografica in cirillico (Спутник) e quelle per il mercato di esportazione con il nome in caratteri latini (SPUTNIK).
La fotocamera è stata fornita come set stereo, completo di un visualizzatore di diapositive e stampe per le coppie stereo e di un telaio per la stampa, che può essere utilizzato per realizzare stampe a contatto in camera oscura.
Tra i difetti più comuni vi sono l’interno altamente riflettente della fotocamera e le principali perdite di luce di alcune fotocamere.
Tuttavia, questo inconveniente può essere risolto con semplici modifiche.
Specifiche tecniche:
Type Twin lens reflex stereo camera
Size 154.1 mm x 101.2 mm x 93.4 mm (W x H x D)
Weight 809 grams
Lens Separation 63.58 mm (2½ inches)
Image Format 55.3 x 55.4 mm (W x H)
Image Window Separation 64.22 mm
Lenses Lomo T-22 matched anastigmats (3 elements, glass), 1:4.5/75 mm, no filter thread (outside lens diameter: 26.9 mm)
Diaphragms Iris diaphragms between the lenses, continuously adjustable f/4.5 to f/22
Focusing manual, 1.3 m – infinity
Shutter mechanical central type shutter with 3 blades, between the lenses. Cocked with separate lever.
Shutter Speeds 1/125, 1/60, 1/30, 1/15 sec. and “B” (New Model) 1/100, 1/50, 1/25, 1/10 sec. and “B” (Old Model)
Viewfinder Reflex viewfinder with viewfinder lens 1:2.8, viewfinder hood and lens; frame finder.
Film Loading manual
Film Transport manual, with knob
Frame Counter printed number on protective film backing (advance by 2 numbers)
Flash Contact PC-Contact
Tripod Socket 3/8“ / 16 TPI or ¼“ / 20 TPI, depending on model
Selftimer approx. 7 to 12 sec. delay
Special Features Double exposures and 2D photos possible
Accessories Operating instructions, everready case, viewer (slides & prints), copy frame
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La prima foto a colori che ho stampato
La stampa del colore è impegnativa, si lavora a 35° con una tolleranza di più e meno 0,5°.
I prodotti chimici usati sono del kit RA4 della Bellini foto:
- lo sviluppo parte A e parte B in due flaconi separati da unire, 25 ml. di uno e 25 ml. dell’altro più 200 ml. di acqua, tempo 45”;
- la sbianca / fissaggio in 50 ml. più 200 ml. di acqua, tempo 45”;
- il lavaggio per 15 minuti nella mia lavatrice auto costruita con immersa nell’acqua una tartaruga da acquari e regolando due miscelatori, uno in bagno sotto lo scaldabagno ed uno sul lavandino con un grande termometro circolare;
- lo stabilizzatore in 1 ml. più 249 ml. di acqua, tempo 3’.
Il negativo colore viene messo nel Meopta Opemus 5, che monta un obiettivo Rodenstock f/2,8 50 mm.
Prima si misura l’esposizione corretta, con un cartoncino posto poco sopra il foglio da impressionare, si fa scorrere il cartoncino senza alcun filtro di correzione se la carta viene usata per la prima volta.
Tutta la carta della stessa emulsione avrà lo stesso filtro.
Poi si pongono sul bianco i filtri che più si avvicinano alla dominante per ottenere un colore bianco neutro, perché i filtri sono stati collocati in corrispondenza delle nuvole.
Il filtro assorbe la luce e quindi va trovata l’esposizione per il filtro scelto.
La carta, di formato cm. 24,0 x 30,5, viene messa nel buio totale della camera oscura in un tamburo a tenuta di luce, in questo caso un JoboDrum 4531.
A questo punto si lavora in luce non eccessivamente forte e non diretta alla bocca del cilindro, dove si inseriscono gli acidi.
Si pone il cilindro con il tappo in orizzontale e si fa ruzzolare a destra ed a sinistra con un movimento abbastanza lento, non veloce, poi si svuota la soluzione in una caraffa e si procede con il bagno successivo.
Dati tecnici: esposizione 20” – diaframma 8 – filtro magenta 50.
Foto dei tetti di Siena con Harman Titan Pinhole Camera
La mattina di sabato 25 febbraio mi sono recato a San Domenico con la mia Harman Titan Pinhole Camera, un tre piedi portatile e leggero, quattro châssis caricati ognuno con due fogli di carta fotografica B&N Ilford MGRC Deluxe con finitura Pearl, il mio esposimetro ed il calcolatore dell’esposizione in cartoncino della macchina fotografica.
Mi sono messo con la mia attrezzatura sul bellissimo “balcone” di San Domenico che mostra la città, al centro c’è la Torre del Mangia, che per la foschia era poco visibile.
La lunghezza focale della Harman Titan Pinhole Camera è di 72 mm. e l’obiettivo riprende 97 gradi, il formato della carta o pellicola è il 10×12.
Ho impostato il mio esposimetro su 100 ISO ed ho misurato la luce: diaframma 5,6 ed 1/3 – tempo 1/60, che sul calcolatore corrisponde a 16 e 1/2.
Ho impostato sul calcolatore 3 ISO, che è la sensibilità della carta ed ho portato il talloncino verde su 16 e 1/2 tenendo fermi i primi due dischi.
La riga rossa del valore del numero F, che corrisponde a “206”, riportava 8 minuti di esposizione.
Ho ritenuto opportuno correggere l’esposizione a 6 minuti, ho spostato la linguetta su 17.
Ho avuto un problema: la tendina non rientrava nella fessura dello châssis, perché la carta, nella sua confezione originale, ha preso una forma leggermente “bombata” e quindi non sta “dritta”.
Volevo fare più scatti con variazione di 1/2 diaframma e questo non è stato possibile, per poi scegliere quella con l’esposizione corretta.
Sono rientrato in studio con la tendina appena abboccata, tanto avevo, al termine dell’esposizione, messo il tappo all’obiettivo della macchina fotografica, che ha un foro stenopeico di mm. 0,35 di diametro, meno di 1/2 millimetro.
Prima di uscire avevo già allestito la camera oscura, al mio rientro mi sono messo il grembiule di plastica, ho versato gli acidi nelle vaschette, ho aperto l’appendi abiti nel bagno per mettere poi la stampa ad asciugare, sono entrato in camera oscura ed in luce di sicurezza giallo-verde ho stratto la carta dallo châssis.
Sono passato all’antibagno dove sviluppo e stampo ed ho immerso la carta impressionata nello sviluppo, dopo nel bagno di arresto e poi nel fissaggio, per ogni bagno il tempo dato dall’Ilford è di 1 minuto.
Poi ho sciacquato la stampa per 15 minuti nel lavandino dentro un apposito recipiente e l’ho messa ad asciugare in bagno.
Nel pomeriggio ho messo la stampa nello scanner Epson Perfection V700 Photo, ho fatto una scansione ad alta risoluzione, 300 d.p.i. in formato A4.
L’immagine ottenuta su carta fotografica è un negativo con la destra invertita con la sinistra.
Ho fatto quindi un flip o ribaltamento orizzontale ed un passaggio di inversione da negativo a positivo con un software per lavorare le foto al computer.
Questo è il risultato.
Photo Oxford 2023 – Magnum submissions 2023
Mi sono iscritto ad entrambi, il concorso a Photo Oxford 2023 con 10 Still life sull’enologia e la cadidatura a Magnum submissions 2023 con 12 immagini e con la locandina della mia ultima mostra più gli stessi Still life ed un video che raccoglie i 3 filmati di presentazione dei miei 3 libri dedicati a mia moglie Sonia.
Il Photo Oxford 2023 Open Call accoglie lavori di fotografi, curatori, collettivi e artisti di tutto il mondo.
La giuria è pronta a impegnarsi con nuove e rinfrescanti visioni della vita e dell’esperienza personale espresse attraverso la fotografia.
Photo Oxford è un festival internazionale di fotografia che si svolge ogni due anni. Le date di questa edizione sono dal 14 aprile al 6 maggio 2023. Come suggerisce il nome, si svolge nella bellissima e storica città di Oxford, a breve distanza in treno da Londra.
Il Festival è noto per i suoi collegamenti con i grandi musei e i college delle famose università di Oxford, ma guarda al mondo per i partecipanti e cerca di impegnarsi in una conversazione globale sulla fotografia.
Il mondo è in movimento: tutto sta cambiando a quasi tutti i livelli della nostra vita quotidiana.
I giurati sono alla ricerca di lavori che documentino “inventari personali di esperienze” che si leghino al tema del Festival: “Il potere nascosto dell’archivio”.
Vogliamo vedere come sembra il mondo in questo momento.
Fresco, energico e connesso ai grandi temi della nostra epoca: identità, cambiamento climatico, Covid, sessualità, paesaggio domestico, lavoro (o mancanza di esso), inflazione, potere (e carenza di esso) e democrazia per cominciare.
Ma cosa c’è nell’< <inventario personale> > che parla della recente esperienza?
Gli archivi di domani si formano oggi. Questo è ciò che i giurati vedere.
Si può partecipare con una singola immagine o una serie da 5 a 15 immagini.
Magnum Photos è un’agenzia di proprietà cooperativa, gestita da fotografi membri. L’agenzia si autoseleziona e l’appartenenza è considerata uno dei migliori riconoscimenti della carriera di un fotografo.
Il processo per diventare un membro a pieno titolo di Magnum Photos richiede un minimo di quattro anni. I nuovi fotografi vengono reclutati solo una volta all’anno, durante l’assemblea generale annuale di Magnum a giugno, dove viene riservato un giorno per valutare e votare i potenziali portfolio dei nuovi membri.
Magnum Photos accetta invii di portfolio da tutti i fotografi professionisti internazionali. Se si vuole essere presi in considerazione per l’adesione, si deve inviare un lavoro in 2-3 progetti separati con un massimo di 30 immagini per progetto. Si deve raccontare qualcosa di te e dei progetti che presenti. Se la candidatura ha esito positivo, si verrà contattati da uno dei fotografi di Magnum verso la fine di giugno e si verrà invitati a diventare un “membro candidato” di Magnum, una categoria di appartenenza che offre a Magnum e all’individuo l’opportunità di conoscersi, ma dove non ci sono impegni vincolanti da entrambe le parti.
Dopo due anni di iscrizione a Nominee, i fotografi presentano quindi un portfolio aggiornato per richiedere l'”Abbonamento associato”. In caso di successo, il fotografo diventa quindi vincolato da tutte le regole dell’agenzia e gode di tutte le strutture dei suoi uffici e della rappresentanza mondiale. Infine, dopo altri due anni, un membro associato che desidera richiedere l’adesione a pieno titolo presenta un ulteriore portafoglio di lavoro da sottoporre all’esame dei membri. Una volta eletto come membro a pieno titolo, ciò conferisce effettivamente l’appartenenza a Magnum a vita o per tutto il tempo che il fotografo sceglie.
Requisito speciale: è richiesto un minimo di 2 progetti con un massimo di 30 immagini per progetto.