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Il Palio di Siena: la “fiasca”.

Il Palio di Siena è una competizione fra le Contrade di Siena nella forma di una giostra equestre di origine medievale.
La “carriera”, come viene tradizionalmente chiamata la corsa, si svolge normalmente due volte l’anno: il 2 luglio si corre il Palio in onore della Madonna di Provenzano festa della Visitazione nel calendario antico e il 16 agosto quello in onore della Madonna Assunta.
In occasione di avvenimenti eccezionali, di ricorrenze cittadine o nazionali ritenute rilevanti e pertinenti (ad esempio: il centenario dell’Unità d’Italia), la comunità senese può decidere di effettuare un “Palio straordinario”.

L’ordine di ingresso è segreto fino all’ultimo momento e viene determinato con un meccanismo automatico chiamato “fiasca“. Esso è composto da un tubo verticale che termina dentro un serbatoio. Prima che i cavalli escano dall’entrone, i “Deputati della Festa” (i fiduciari del Comune nominati di Palio in Palio, garanti e responsabili del corretto svolgimento di tutte le operazioni legate alla corsa) pongono dieci sfere di legno, detti “bàrberi“, raffiguranti i colori delle contrade partecipanti dentro il serbatoio, sul quale attaccano il tubo verticale dotato di dieci fori numerati. La “fiasca” viene poi agitata, così da far disporre casualmente le sfere, che vengono fatte scivolare nel tubo (nel frattempo coperto); il tutto viene poi sigillato. Nel momento in cui i cavalli e i fantini raggiungono la curva del Casato, il tubo viene scoperto e i sigilli vengono rimossi: l’ordine viene così appuntato su un foglio, fatto recapitare dal comandante della Polizia municipale direttamente al “mossiere” in piazza.

Questa immagine mostra i barberi alla mossa.

 

Da ragazzo, nel bosco di Oncinello, la villa dei miei nonni, c’era una montagnola, creata con la terra di scarto della grotta adiacente ed io facevo partire dall’alto i barberi, le palline di legno delle contrade, che facevano una sola curva, San Martino, per poi arrivare in fondo e decretare il vincitore.

Il gioco da tavolo riproduce il principio con il quale viene sorteggiato l’ordine delle contrade alla mossa nel Palio di Siena.

Segue una Gallery fotografica ed un video da me realizzato con le immagini di Claudio Orlando, artista senese, che da 10 anni vive in Francia nella città di Nîmes, autore di questi oggetti che sono in vendita.

Per ordinare gli oggetti scrivete a Claudio Orlando con Messenger.

 

Questo è un video da me realizzato e caricato su YouTube.

Io sono Protettore della Sovrana Contrada dell’Istrice!

Sol per difesa io pungo“.

 

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2 commenti su “Il Palio di Siena: la “fiasca”.

  1. Mi ricordo della montagnetta dei “berberi”, si chiamavano così?
    Rotolavano fra la polvere e le foglie.
    E noi a gridare mentre li aspettavamo arrivare. Bei giorni!

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