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La mia sala di posa.

 

Dal 1986 al 1988 ho lavorato a Milano come primo assistere di studio del fotografo Emilio Fabio Simion specializzato nello “Still life” per libri di Giorgio ed Arnaldo Mondadori e campagne pubblicitarie nazionali.
Tornato a Siena non ho trovato strutture che mi commissionassero photo e quindi fondai la Still life S.r.l. di cui ero il socio di maggioranza e l’amministratore unico.
Lavoravo per le istituzioni come la C.C.I.A.A. di Siena e l’Associazione degli Industriali della Provincia di Siena, per i loro rispettivi uffici mostre, lavori dove c’erano molte fotografie e facevo da Art Director al mio grafico.
Le istituzioni chiusero i loro uffici mostre e passai quindi alle aziende.
Con il tempo la richiesta di fotografia è sensibilmente diminuita e mi sono orientato al mercato, nel 2002 ho fondato la mia G.P. Comunicazione, che è una Web Agency ed ho tre collaboratori che coordino.

Negli anni ‘80 lavoravo in analogico con pellicola piana in diacolor 10×12 e rullo 120.
Oggi sto convertendo l’analogico in digitale.
Ho fatto realizzare anni fa nelle officine di Silvestri S.r.l una piastra rientrante con un loro attacco a baionetta per montare un obiettivo digitale senza otturatore sul mio banco ottico ed ho una piastra ruotante con bocchettone Nikon per montare il corpo macchina della Nikon D800.
Sono in trattativa per un dorso digitale da montare con le relative piastre sulla Mamiya RZ-67 e sul banco ottico Inca, compatibile Sinar.
In più la Nikon D800 monta in sala di posa un obiettivo decentrabile e basculabile Nikon.
Negli anni ‘80 usavo raramente la luce continua alogena e sopratutto i generatori flash con torce a bulbo.
Oggi lavoro con luce fluorescente, che è già stata sostituita da quella a led in cui ancora non ho investito.

Per realizzare uno Still life è necessario:
1. Ideare l’immagine mentalmente
2. Procurarsi gli oggetti che servono se non forniti dal cliente
3. Tre ore in sala di posa per la composizione degli oggetti, la sistemazione delle luci
4. Misurare la luce e tarare i parametri con il software Nikon sul Mac Mini
5. Eseguire lo scatto di prova da controllare sull’iMac 27” retina
6. Eseguire i cinque scatti definitivi con incremento di un terzo di diaframma, sia sotto, che sovra esposti
7. Eseguire in studio lo sviluppo in camera bianca del RAW ed il fotoritocco per togliere eventuali micro granelli di polvere che a volte si depositano sul sensore ed imperfezioni degli oggetti, impiegando almeno un’ora

Nikon scatta i NEF© di cui è proprietaria, dei files grezzi RAW che vanno sviluppati con PhotoShop.
Si aprono i RAW tutti insieme selezionandoli contemporaneamente e con l’uso dello strumento contagocce del bianco, si sceglie un punto medio del bianco del cartoncino dello scatto di prova per tarare tutti i parametri, che vengono registrati su un file .xmp all’apertura, poi si devono salvare i files in .tif.

È chiaro che per un lavoro professionale di questo genere richiedo €150,00 + I.V.A. per la cessione dell’immagine con destinazione di utilizzo a dépliant, brochure e sito internet.
Il prezzo sale se l’uso è destinato ad un manifesto 6×3, un redazionale ed una pagina pubblicitaria.
Le immagini restano di mia proprietà e cedo solo e soltanto i diritti di utilizzo.
La cessione può essere anche per un periodo di tempo limitato.

Non sono interessato a lavorare con le banche di immagini, che svendono le photo a €5,00 riconoscendo al fotografo pochi centesimi di royalties.
È altrettanto chiaro che il cliente si dovrà accontentare di ciò che trova nelle banche di immagini, mentre io posso realizzare per lui l’immagine che desidera.

Ho un ripostiglio per i fondi di laminati di vari colori e con vari motivi.

Ho una camera oscura attrezzata per lo sviluppo di pellicole in b&n 135 mm., rullo 120 e pellicola piana 10×12 e la stampa con ingranditore, filtri, vasche e bottiglie a soffietto per gli acidi ed una lavatrice per le stampe da me autocostruita.
L’acqua è gestita da un miscelatore con la tolleranza di più o meno mezzo grado dotato di termometro a quadrante tondo e collegato allo scaldabagno elettrico.

Adiacente alla sala di posa ho la mia falegnameria con un piccolo tornio che lavora con il motore del trapano, una macchina a nastro di carta vetrata, una colonna per il trapano, una morsa a ferro, un tavolo da falegname con una morsa a legno ed una parete attrezzata.
È un posto prezioso per costruire supporti di vario tipo da usare sul set fotografico.

 

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