Miles Dewey Davis III (Alton, 26 maggio 1926 – Santa Monica, 28 settembre 1991) è stato un trombettista e compositore statunitense soprattutto di Jazz.
Lo ascolto da sempre, è tra i miei più favoriti, è sicuramente uno dei più innovativi e originali musicisti del XX secolo.
Molti anni fa vidi un suo concerto a Siena al Palasport della MenSana.
È difficile non riconoscere a Miles Davis un ruolo di innovatore e di genio musicale.
La sua passione per la musica gli venne tramandata dalla madre, Cleo Henry, un’abile pianista.
A 13 anni fu però il padre a regalargli la sua prima tromba, instradandolo verso lo strumento che diverrà il simbolo della sua carriera.
A 18 anni era già a New York, con una discreta esperienza alle spalle nei locali Jazz di St. Louis.
Suonava ogni sera nelle infuocate Jam Session dei locali di Harlem e della Cinquantasettesima, al fianco di Charlie Parker e Dizzy Gillespie.
Nel 1954 uscì dal periodo dell’eroina e dopo qualche anno mise in piedi un sestetto leggendario con John Coltrane e Cannonball Adderley.
Nel 1964 creò un altro gruppo formidabile avvicinandosi al Rock e alla strumentazione elettrica, stavolta un quartetto con Herbie Hancock, Tony Williams, Ron Carter e Wayne Shorter.
Nel 1975 si ritirò dalle scene e si chiuse in casa, in preda alle droghe e alla depressione.
Dopo 6 anni ritornò in attività, incurante dei critici e dei puristi del Jazz, si lanciò in ogni tipo di contaminazioni con le sonorità più nuove: il Funk, il Pop, l’elettronica, la musica di Prince e di Michael Jackson.
Fino a pochi mesi dalla morte Davis continuò a suonare diventando una Pop Star.
«Summertime» è uno dei pezzi da me preferiti – New York del 18 agosto 1958 – ascolta il brano da YouTube.
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