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Stanlio & Ollio in “Allegri vagabondi”.

Stanlio & Ollio tornano su Rai Movie (canale 24) alle ore 19.50.
Dal lunedì al venerdì, con una selezione di film e cortometraggi.
In questo articolo faccio vedere “Allegri vagabondi”, ambientato nel selvaggio West.

 

 

Stanlio & Ollio, in inglese Laurel & Hardy, sono stati il più famoso duo comico della storia del cinema, interprete del genere slapstick, composto da Stan Laurel (Stanlio in italiano, Stanley o Stan in inglese) di origini britanniche, e dallo statunitense Oliver Hardy (Ollio in italiano, in inglese Oliver, Ollie o Babe). Già prima di lavorare in coppia, erano entrambi attori affermati; Laurel aveva lavorato in 50 produzioni, Hardy in 250. Durante la loro carriera, durata dal 1919 (con una pausa di sette anni fino al 1926) al 1951, hanno interpretato 106 film.

Gli inizi (1919-1927)
All’epoca del loro primo incontro, era prassi comune per gli attori comici non legarsi a particolari studi cinematografici e lavorare secondo le opportunità disponibili. Fu così che a novembre del 1919, Stan Laurel e Oliver Hardy furono scritturati insieme nel cast della comica Cane fortunato (uscita poi nel 1921) su iniziativa del produttore Gilbert Anderson. Sebbene i personaggi interpretati (Stan un giramondo pasticcione, Oliver un bandito) non presentassero ancora nessuna delle loro caratterizzazioni future e nulla lasciasse presagire che avrebbero lavorato ancora insieme, questo corto è considerato come una sorta di proto-invenzione del duo per come, pur a livello embrionale, dimostrassero già un certo affiatamento, specie in quei tratti di interazione conflittuale di coppia, basata sul marcato contrasto dei caratteri e dell’aspetto fisico su cui poi fondarono il loro stile comico.

Dopo quest’esperienza, approdati entrambi agli Hal Roach Studio (Hardy come attore, Laurel anche come sceneggiatore e regista), si incrociarono di nuovo nel 1926 per il film Get ‘Em young, in cui Laurel dirigeva e Hardy era uno degli attori protagonisti. La lavorazione ebbe un inizio travagliato, a causa di Oliver che si ustionò accidentalmente in un incidente domestico e venne sostituito, per volere del produttore Hal Roach, dallo stesso Stan, che dovette quindi rinunciare alla regia. Fu Roach a raccontare che Laurel, messo al corrente dell’incidente di Hardy e correndo sul set furioso, cadde a terra in maniera comica, suscitando l’interesse in Roach per la verve dei due attori.

Nel 1927 nacque ufficialmente il duo; nei loro primi lavori, tuttavia, i personaggi avevano nomi e connotati diversi da quelli con cui diventarono noti. Nel corto successivo, Zuppa d’anatra, ad esempio, utilizzarono i nomi Hives e Maltravers; il primo cortometraggio acclamato e riconosciuto come primo vero corto della coppia, da Leo McCarey e dallo stesso Stan, è Metti i pantaloni a Philip, anche qui interpretando ruoli non legati alle caratterizzazioni tipiche della coppia Laurel & Hardy.

Nel 1928 i loro personaggi, in alcune comiche, inizieranno a possedere il nome di Laurel e Hardy e infine solo nel 1929 raggiunsero e agglomerarono tutte le caratteristiche standard per poter essere chiamati “Stanlio e Ollio”.

Con Metti i pantaloni a Philip ebbe ufficialmente inizio l’unione di Stan Laurel con Oliver Hardy, che li porterà a girare 106 film, tra corti e lungometraggi a una media di 7-8 all’anno, accompagnati da cast di attori non protagonisti spesso ricorrenti. Le spalle che più spesso lavorarono con loro furono tra il 1927 e il 1929: James Finlayson, Edgar Kennedy e Tiny Sandford in ruoli da antagonisti; per i ruoli femminili, Dorothy Coburn, Anita Garvin, Viola Richard e Dorothy Christy, spesso in ruoli antagonistici di mogli tiranniche o donne con cui Stanlio e Ollio venivano a trovarsi in conflitto.

Dal 1931 in poi alcuni membri dei personaggi secondari cambiarono, anche se alcuni accompagnarono la coppia per quasi tutta la loro carriera cinematografica. Fra gli altri vi sono Finlayson, presenza ricorrente fino al 1940, Mae Busch in ruoli femminili, Charlie Hall e Billy Gilbert in ruoli da antagonista o vittima.

Dal muto al sonoro (1929-1930)
Già dalla metà degli anni 1920, con la massiccia diffusione della radio nelle case degli statunitensi, le major intuirono le grandi opportunità commerciali ed espressive offerte dal mezzo sonoro applicato al cinemache, dopo alcuni esperimenti, mostrò tutto il suo potenziale nel primo film parlato Il cantante di jazz del 1927.

Prendendo atto delle inarrestabili evoluzioni tecnologiche e dei gusti del pubblico, le case di produzione, tra cui la Roach, si dotarono delle strumentazioni tecniche necessarie e misero in cantiere le prime pellicole parlate. Il passaggio, tuttavia, non era privo di rischi, specie nel cinema comico: molti attori (fra cui Stanlio e Ollio), si domandarono se il loro stile, fino a quel momento incentrato in prevalenza sullo slapstick e la fisicità avrebbe retto alla prova del sonoro, dove avrebbero dovuto privilegiare i dialoghi alla pantomima (e la prova dei fatti, in effetti, sancì il brusco declino di molte star dell’epoca del muto). Laurel, inoltre, era preoccupato dalla resa della sua voce, in virtù della sua percepibile pronuncia dialettale dell’inghilterra settentrionale e degli esiti di un sigmatismo in età giovanile.

Non mancò un velato riferimento all’apprensione generata da questo drastico cambio nel titolo del loro primo film sonoro: Non abituati come siamo. Uscito nel 1929, tuttavia, il notevole successo di pubblico e critica (la quale lodò unanimemente la qualità del film e l’evoluzione del loro stile) fugò ogni dubbio sull’opportunità di proseguire su quella strada.

Per un breve periodo, la Roach girò in sonoro, ricavandone anche versioni mute (per soddisfare la domanda delle sale non ancora dotate delle apparecchiature di diffusione audio), per poi passare definitivamente a film parlati nel 1930.

 

 

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