Le auto della 1000 Miglia nella piazza del Palio.

Mille Miglia 2022 a Siena

Nel sogno gotico rappresentato da Siena, ovvero il modello di città medievale per eccellenza, la 1000 Miglia si fermerà nel corso della terza tappa del 17 giugno.

È in un contesto unico al mondo, grazie al quale la città è stata inserita nel 1995 nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, che le auto storiche della Freccia Rossa attraverseranno il centro storico caratterizzato da particolarità urbane, architettoniche e dalla celebre piazza del Campo, famosa nel mondo per il Palio delle contrade.

In occasione del passaggio delle Mille Miglia da Siena, nella giornata di oggi, venerdì 17 giugno 2022, l’incontro tra il sindaco di Siena Luigi De Mossi, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il sindaco di Brescia Emilio Del Bono.

Tre comuni uniti dalla passione per la storica corsa, giunta all’edizione numero 40, e anche dalle buone pratiche amministrative “sostenibili”. Insieme a Siena infatti, Brescia e Bergamo, saranno gli altri due comuni protagonisti della campagna del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale #InsiemepergliSDG, in questi giorno a Siena per la prima tappa del 2022.

Il sindaco di Siena ha portato gli altri due sindaci ospiti del Comune in visita al Museo Civico e al cantiere del Buongoverno.

Staff Portavoce

 

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Creative Photo Awards 2022: annunciati i vincitori!

Lo scatto The False Illusion firmato dal fotografo portoghese André Boto si aggiudica il titolo di vincitore assoluto dell’edizione 2022 del Creative Photo Awards, il concorso dedicato alla fotografia artistica e creativa del Siena Awards, festival internazionale delle arti visive.

L’immagine che arriva da Montijo, in Portogallo, accende i riflettori sull’inquinamento, un problema che sebbene riguardi tutti, troppo spesso viene sottovalutato.

La foto, selezionata fra decine di migliaia di immagini inviate da fotografi di 128 paesi, sarà in mostra assieme alle foto vincitrici delle 17 categorie dell’edizione 2022, in occasione del Siena Awards Festival che si terrà nella città toscana dal 1° ottobre al 20 novembre.

La manifestazione fotografica proporrà anche gli scatti vincitori del SIPA (Siena International Photo Awards), del Drone Photo Awards, nonchè le mostre personali di Danish Siddiqui (fotografo indiano ucciso il 16 luglio 2021 mentre documentava i combattimenti tra le truppe afghane e i talebani), di Ami Vitale, Dan Winters e Peter Mather.

Ci auguriamo che tu possa approfittare di questa occasione speciale per visitare una delle più belle destinazioni del mondo e partecipare agli eventi del Festival Siena Awards, nel corso dei quali avrai anche l’opportunità di incontrare fotografi di fama internazionale provenienti da tutto il mondo.

Comunicazione esito votazione

Gentile Giuseppe,

abbiamo il piacere di comunicarti che il tuo nominativo è rientrato tra quelli dei partecipanti ammessi all’ultima fase del concorso Creative Photo Awards.

Accedi al tuo account al fine di verificare l’esito della votazione e caricare i file HD (non quelli RAW) delle immagini selezionate dalla giuria dopo aver inserito gli Exif data.
Dovresti caricare i file entro le 23.55 (CET) del 18 maggio 2022.

Tuttavia, ti chiediamo di non comunicare l’esito della votazione sui social media e sul web così da garantire che la valutazione da parte dei giurati avvenga in forma anonima!

Maria Panniati
Organising Committee
SIENA AWARDS
maria@sienawards.com

 

Ho partecipato con questa immagine nella categoria SPERIMENTALE

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Sol per difesa io pungo.

L’Aculeo, periodico della Contrada Sovrana dell’Istrice – maggio 2022

È un onore essere il capitano dell’Istrice

L’11 dicembre 2021 si è insediato il nuovo Capitano dell’Istrice Gianluca Testa.

Padre Mario, uno di noi

Siamo andati a trovare Padre Mario nella sua parrocchia in un pomeriggio di metà inverno.

Il gruppo pittura dai 4 colori

La nostra Contrada vanta, come tradizione vuole, un economato ben organizzato e composto, oltre che da economo e vice economi, anche da gruppi di lavoro che si occupano di vari settori.

Premio di studio “Barone Sergardi”

Tutti gli istriciaioli protettori della Contrada, studenti della scuola media inferiore nell’anno scolastico 2021-2022, possono concorrere all’assegnazione di un premio di studio di €500,00, istituito in memoria del Barone Fabio Sergardi Biringucci, già Capitano vittorioso.

La Sovrana Concessione dei Reali d’Italia alla Contrada dell’Istrice

La vicenda delle Sovrane Concessioni che permise alle Contrade di poter fregiare i propri stemmi con alcuni simboli tratti dall’araldica di nCasa Savoia ci porta al Palio del 2 luglio 1887 che fu rinviato al 16 per attendere la preannunciata visita di Umberto I di Savoia e della consorte Margherita, sovrani d’Italia.

 

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Ospedale “Le Scotte” Siena.

Giuseppe, lo specializzando di 57 anni, poi farà il medico, ma non in Ospedale 🏥.

Sì 👌 è simpaticissimo.
Mi portavano in carrozzina a fare la spirometria, nel corridoio: “Sig. Giuseppe le posso misurare la pressione”.
A pranzo 🥙: “Sig. Giuseppe posso vedere il suo addome”.

È una risorsa importante, sempre disponibile!

Del resto, essendo un paziente, devo essere paziente.
😂👍

Il mio fegato, il diaframma ed i polmoni.
Ecografia a letto per controllare la respirazione cardiaca accettarata da stamattina.
È tutto nella norma.

Benedetto, il mio compagno di camera con il quale ho stretto una bella amicizia.

Anche Benedetto Ponticelli era sindaco di Grosseto.

Questo è il nonno di Benedetto da giovane 1875/1939.

Ci ritroveremo fuori per i bottini e l’acquedotto del Vivo, ne abbiamo parlato e sono interessatissimi.

 

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Una Carl Zeiss Jena Anastigmat ed una Reygondaud Paris.

Ho acquistato una “Carl Zeiss Jena Anastigmat 1:9, F 317 mm.” con il soffietto.

Il venditore precisa:

Ho avuto la possibilità di acquistarlo da un museo provinciale privato in Austria, che è stato sciolto di recente. Il Museo è stato fondato da un appassionato di fotografia, che ha istituito una notevole collezione. Dimensioni approssimative 22X26X34 cm.“.

Ho pensato di fare di due macchine una sola, è un lavoro di precisione, che richiede molta attenzione.
La standarta posteriore ed il fissaggio della piastra dell’ottica del banco ottico che ho già comprato sono difettosi, così come il particolare otturatore posto dietro all’ottica, questo è il problema maggiore.

Sono in vendita due macchine fotografiche, 13X18 cm., entrambe senza soffietto, né accessori, tra cui una Reygondaud Paris in buone condizioni.

Il venditore si racconta:

Pierre Delaunay, fotografo professionista a Ruffec per 40 anni, la città dove è nato nel 1962, come Obelix cadde giovanissimo nella pozione chiamata “rivelatore” (genitori fotografi). Umanista e fotografo sociale, attraverso la sua sensibilità traduce nelle sue immagini l’emozione che emerge dai personaggi. Più volte premiato come ritrattista, espone le sue opere in Francia e anche all’estero. Formatore, giudice e conferenziere internazionale, è uno dei fondatori/organizzatori del festival di fotoreportage Barrobjectif (16). Nel 2003 ha ricevuto un QEP (Qualified European Photographer) in Matrimonio e nel 2005 è diventato il primo MQEP francese (Master Qualified European Photographer). È stato a Bruxelles nel giugno 2012, gli è stato assegnato il suo secondo MQEP e un terzo in Derby in Inghilterra nel giugno 2015“.

 

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La Horizont alla mostra di pittura di Spotorno.

Ho deciso di usare la vecchia Horizont alla mostra di pittura di Guglielmo Spotorno inaugurata giovedì 28 aprile.

Ieri ho stampato la mia prima immagine a colori.

Prima di tutto va detto chiaramente che il colore si stampa totalmente al buio.

La nuova Horizon è senz’altro più completa e soprattutto più affidabile, ma è in plastica nera come tante reflex che vanno di moda oggi (anzi, le ultimissime sono tornate al look del metallo).

La vecchia Horizont, quella che ho io, è una fotocamera interamente in metallo che “si sente in mano” (come peso) ed ha un indubbio fascinoretrò“. Purtroppo le vecchie Horizont avevano anche un sacco di difetti dovuti in particolare al solito pessimo assemblaggio dei prodotti dell’URSS che mortifica e rende inaffidabili dei prodotti altrimenti più che dignitosi.

Ma veniamo a noi: cosa ha di particolare questa fotocamera dalla forma un po’ strana? Dov’è l’obiettivo?

Osservando bene la vista dall’alto, c’è la strana protuberanza sul davanti che nasconde un obiettivo rotante, indispensabile per realizzare VERE foto PANORAMICHE.

Siamo arrivati al punto: la Horizont è una fotocamera 35 mm. in grado di realizzare VERE foto panoramiche: non basta tagliare sopra e sotto una normale fotografia per avere una foto panoramica. Questa foto mostrerebbe MENO della foto intera mentre una foto panoramica deve mostrare qualcosa di più, altrimenti di che foto panoramica si tratta?

Costruire una fotocamera del genere non è facile: se l’obiettivo gira la pellicola non può restare in piano come di consueto ma si deve trovare lungo una circonferenza uguale ed opposta a quella descritta dall’obiettivo. Ma le complicazioni non sono finite: l’esposizione avviene attraverso una stretta fessura verticale che impressiona la pellicola una porzione dopo l’altra e se il movimento non è fluido e costante si noteranno delle strisce verticali. Variando l’ampiezza della fessura ed il tempo di rotazione si hanno i tempi di otturazione mentre per i diaframmi la soluzione è quella classica, un normalissimo diaframma all’interno dell’obiettivo.

Come dicevo, ho stampato per la prima volta un’immagine da negativo colore.

La cosa non è semplice.

Ho acquistato gli acidi, la carta ed un piccolo ingranditore molto bel fatto.

Gli acidi sono in tre bagni:
• sviluppo a 35,0° per un tempo di 00:45;
• sbianca-fissaggio tra 32,0° e 35,0° per un tempo di 00:45;
• stabilizzatore tra 32,0° e 35,0° per un tempo tra 32,0° e 35,0° per un tempo di 20:00 / 3:00.

La carta è in un pacco da 100 fogli, cm. 24 X cm. 30,5, ogni foglio lucido l’ho tagliato in due.

L’ingranditore è un Drust F30 per fotogrammi non così lunghi, perché è un 24X36.

Mi sono accorto che fogli esposti usando la luce gialla, vengono neri e che quindi questo colore di luce  è molto fotosensibile alla cart

Con la luce rossa invece ci sono problemi minori, perché si crea una leggera velatura.

Prima di tutto va detto chiaramente che il colore si stampa totalmente al buio.

Vincent Van Gogh sperimentò ed utilizzò in maniera estensiva il contrasto creato dai colori complementari nelle sue opere.

Pensaci un attimo: non è un caso trovare nelle sue opere una prevalenza di tinte rosso-verdi, blu-arancioni o ancora giallo-viola.

Pensiamo ad esempio al dipinto “Il caffé di notte” del 1888. In questo quadro domina il contrasto fra rosso e verde e l’utilizzo di questa coppia non fu un semplice esercizio tecnico, ma come descritto dall’autore fu un modo per esprimere le “terribili passioni umane”.

La nostra guida sarà la ruota dei colori:
• Il complementare di un colore primario è un colore secondario.
• Il complementare di un colore secondario è un colore primario.
• Il complementare di un colore terziario è un altro colore terziario.

Il complementare del giallo (primario) è il viola (secondario). Il viola si ottiene con rosso e blu.

Per questo si crea questo particolare effetto nella foto di seguito proposta.

Quello che dovrebbe essere un bianco diventa invece blu, perché impressionato dalla luce gialla.

ho deciso di usare la vecchia Horizont alla mostra di pittura di Spotorno, è la prima immagine a colori che ho stampato

 

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Il giardino del mandarino.

Il mandarino è nella sua residenza estiva, è in fiore, fa due fioriture all’anno, una nella serra e l’altra fuori dal mio studio, che presidia dal 1990.

Lo comprai già grande nel vivaio di Principina a mare e lo portai a Siena.

È un innesto: il fusto è del limone e fa dei piccoli mandarini senza semi oppure con uno o due in ogni frutto, aspri come piacciono a me.

Il nome esatto è “Citrus limon (L.) Burm.f. Limone – Citrus reticulata Bianco Mandarina”.

Da quest’anno ha un amico, gli ho messo accanto un povero Iris, fino a pochi giorni fa era fiorito, bellissimo, sembrava un’orchidea.

Il nome esatto è “Iris germanica L. – Giaggiolo paonazzo”.

È nato di lato di una scala con le fondamenta in cemento e si è aggrappato alla muratura con la “patata”, la radice in verticale.

Perderà tutte le foglie, ma prima lo trapianterò nuovamente in un vaso rettangolare con lo stesso decoro di quello del mandarino, ora è in un vaso provvisorio.

A settembre e poi a Primavera farà la sua fioritura e sarà bellissimo.

Il mandarino e l’Iris dominano il giardino in fiore.

Nell’ordine vi presento questi bei fiori.

Jasminus nudiflorumLindi – Gelsomino d’inverno.

Iris germanica – Giaggiolo paonazzo.

Rosa rampicante selvatica.

Phlomis fruticosa L. – Flomis.

Philadelpus coronaris L. – gelsomino dei frati.

 

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La chiusura del cerchio.

“La chiusura del cerchio”

di Carlo Cappelletti

poesie

coordinamento editoriale e revisione: Francesca Paoli

impaginazione e layout di copertina: Stefania Foderi

stampa: Universal Book srl

editore: Dr. Fausto Tanzarella

layout del cerchio: Roberto Cappelletti

 

invito alla presentazione del libro "La chiusura del cerchio" di Carlo Cappelletti

 

 

PREFAZIONE
“La necessità della poesia”
di Leonardo Cappelletti

<<’Nostos’, vale a die ‘ritorno?; questo è il filo conduttore che lega assieme le liriche che Carlo Cappelletti presenta in questa pubblicazione dal programmatico titolo La chiusura del cerchio. Ed infatti quando si chiude un cerchio si ritorna al punto da dove si era iniziato a tracciarlo; ma il ritorno, spesso, non è indolore né leggero a compiersi: la vita è, invero, gravoso pondo che corpo / e mente per la più parte affligge recita l’autore in ‘Opinioni personali’. Nella poesia di Carlo Cappelletti il poeta è appunto, il viaggiatore che dopo aver percorso quel sentiero che chiamiamo vita ritorna e vedremo come, a quei momenti e luoghi della propria esistenza che egli sente essere originari, siano essi lontani o vicini nel tempo e nello spazio. Ma il percorso che il poeta compie, si diceva, appare essere lento e faticoso, come gravata da pesi di cui non sempre è possibile liberarsi: ed è qui che nasce, in Carlo Cappelletti, la necessità della poesia quale strumento catartico per compiere il suo ritorno. La poesia, dunque, per l’autore non è tanto un fine, un’esigenza dettata dal suo ego che preme, quanto un mezzo, necessario a raggiungere lo scopo che la ‘chiusura del cerchio’ impone, vale a dire quello di tornare davanti al proprio passato. Ed è in questo preciso momento che il poeta può liberarsi dal peso del viaggio, quel viaggio che forse lo aveva portato troppo lontano, in quegli orizzonti della dimenticanza dove l’uomo può – o forse non vuole? – ritrovare se stesso>>.

 

 

Ho un ricordo particolare di Carlo, amico di famiglia.

Mentre era al Tribunale di Siena come Magistrato nel campo civilistico, prima con il Presidente Goffredo Visani e poi sotto la Presidenza di mio padre Lorenzo, giungendo entrambi fino al 3° grado quali Magistrati di Cassazione, Carlo mi assegnò una causa come CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio).

Si trattava di un fotografo di Poggibonsi, che era stato chiamato in causa dal suo cliente, un mobilificio.

I mobili erano stati portati con i camion fuori della location, una Chiesa sconsacrata.

La giornata era piovosa ed il fotografo si rifiutò di eseguire il servizio fotografico solo perché si bagnava la sua attrezzatura professionale.

Il cliente lo obbligò ad eseguire il lavoro, perché aveva pagato il trasporto e la location.

Le foto, in diapositiva e negativo colore, vennero male, erano presenti colorazioni sbagliate ed il mobilificio portò in causa il fotografo, che si difendeva dicendo di essere stato danneggiato, perché si rovinava la sua immagine fotografica, nella sua famiglia erano tutti fotografi da più generazioni.

Convocai le parte nel mio studio attuale, che allora era la mia sala di posa.

Ebbi le congratulazioni del fotografo per come avevo ottimizzato gli spazi.

Senza svelare i miei fini, feci domande alle parti, che litigavano animatamente, solo per accertare le condizioni meteorologiche di quel giorno.

Emerse che a momenti non pioveva e c’erano fulmini e saette, in altri momenti pioveva, c’era una pioggerella leggera e fitta.

Avendo le pellicole scattate dal fotografo, in alto, nelle lastre cm. 10X12 e nel bordo dei rulli 120, si riesce a capire il tipo esatto di pellicola usata, erano tutte Kodak.

Mi feci mandare dalla Kodak di Roma le schede tecniche delle pellicole usate.

Si leggeva molto chiaramente che in prossimità di pioggia oppure durante un temporale, non si deve fotografare, perché lo spetto della luce si orienta sul violetto, generando dominanti non controllabili neanche con un termocolorimetro, uno strumento che misura la temperatura della luce in gradi Kelvin, indicando i filtri fotografici di correzione.

Le dominanti sono colorazioni che dominano la luce ed in casi come questo variano in pochissimo tempo.

Allegai anche uno spettro della luce, la documentazione ufficiale della Kodak e molte spiegazioni tecniche espresse con parole comprensibili da tutti.

Il fotografo mi chiamò per ringraziarmi ed io gli risposi che avevo fatto solo il mio lavoro di CTU.

I Giudici dettero ragione al fotografo, che ebbe salva la sua immagine.

Ricordo di aver presentato la mia relazione in Cancelleria con una copertina pergamenata, testi scritti con una macchina da scrivere con memoria interna, la “Gabriele” e di aver raccolto le pagine forandole, inserendo dei fissaggi apribili di ottone.

Il Tribunale mi liquidò per il mio compenso lire 500.000, le attuali euro 250,00 circa.

Feci il CTU altre due volte, ma questa fu la consulenza più interessante ed appassionante.

Grazie Carlo!

Ho regalato a lui il mio secondo libro, “Sei tutta la mia vita” della collana “I love Sonia” edita da Cantagalli e dedicata a mia moglie, ho pubblicati 3 libri e sto scrivendo il 4°.

Ho fatto una dedica a Carlo proprio nel ricordo di questa consulenza.

 

 

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Allenamenti per alfieri e tamburini dell’Istrice.

Gli allenamenti per alfieri e tamburini dell’Istrice sono iniziati mercoledì 11 maggio, a causa di lavori al Campino di Fontegiusta.

Il ritrovo sarà tutti i lunedì, mercoledì e venerdì presso l’Economato di Contrada in via di Camollia, 72 alle ore 18:00.

I corsi sono aperti ai nati dall’anno 2014.

L’Istrice fu protagonista del turbolento Palio di Provenzano del 1862, anticipato (com’era già successo l’anno prima) al 1º giugno per la concomitanza con la Festa dello Statuto.

Alla mossa, Lupa, Tartuca e Torre furono protagoniste di una rovinosa caduta, che provocò la morte dei cavalli delle prime due contrade.

Sotto l’inveire minaccioso della Piazza, il mossiere rinviò la carriera al giorno dopo.

L’indomani alla mossa, la Torre, malgrado il proprio cavallo non fosse al meglio della forma per l’incidente del giorno prima, partì fortissima, conducendo la corsa fino al terzo San Martino.

Qui la Chiocciola riuscì ad affiancare la Torre.

Tra i due fantini, il torraiolo Annibale Maggiori e il chiocciolino Angiolo Fabbri detto Spagnoletto, iniziò un’accanita lotta: Maggiori addirittura si slanciò verso il cavallo della Chiocciola, afferrò Spagnoletto per la vita e prese le briglie del barbero; a sua volta il fantino della Chiocciola rispose con nerbate e persino morsi, al punto che per il duro ostacolo reciproco le due Contrade si arrestarono al Casato.

Sopraggiunse così l’Istrice: il fantino di Camollia, il grande Giuseppe Buoni detto Figlio di Buonino, dalla terza posizione si trovò incredulo in testa e seppe resistere negli ultimi metri all’indomito cavallo della Torre, nel frattempo lasciato dal suo turbolento fantino, riuscendo a precederlo di un soffio.

Per quanto i Giudici avessero subito assegnato la vittoria all’Istrice, i torraioli pretendevano che fosse stato il loro cavallo a giungere per primo al bandierino.

Ne seguì una violenta rissa che costrinse le autorità a requisire il Drappellone, consegnandolo solo quando si calmarono le acque all’Istrice, legittima vincitrice.

 

 

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Negativo colore dello Still life con bottiglia e bicchieri blu.

Il 26 aprile ho pubblicato un articolo del blog, condiviso sui social, intitolato “Still life bicchieri e bottiglia blu”.

Lo avevo preparato in anticipo, infatti avevo portato a sviluppare soltanto i rulli a colori e B&N il 21 aprile.

Ieri, 10 maggio, ho ritirato gli sviluppi, oggi ho messo le pellicole nello scanner Epson Perfection V700 Photo e vi mostro i risultati.

 

Questa prima immagine l’ho realizzata con l’Horizont, una fotocamera russa che copre i 180°.

questa prima immagine l’ho realizzata con l’Horizont, una fotocamera russa che copre i 180°

 

La seconda immagine l’ho scattata con la Mammina RZ67 Professional, una fotocamera che è stata in progettazione per 12 anni.

la seconda immagine l’ho scattata con la Mammina RZ67 Professional, una fotocamera che è stata in progettazione per 12 anni

 

In questo caso avevo posizionato davanti ai soggetti un cartoncino con quattro colori, nero, due grigi ed un bianco.

L’immagine non rispecchia il giusto colore, soprattutto perché non è calibrata.

Il cartoncino serve per sviluppare i fotogrammi di formato RAW in camera bianca (si chiamano NEF quelli proprietari di Nikon) e per calibrarli con un click di mouse.

 

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