Fin dai tempi delle prime macchine fotografiche a banco ottico, fino a quelle digitalizzate con un dorso ed alle mirrorless.
Questa è l’immagine di un banco ottico Cambo Actus.
Il banco ottico moderno è l’evoluzione della prima camera oscura, una fotocamera costituita da una scatola con un foro stenopeico.
Nel 1826 Joseph Nicéphore Niépce realizzò quella che è conosciuta probabilmente come la prima fotografia della storia: “Vista dalla finestra a Le Gras”.
Nella storia della fotografia, dopo Niépce meritano una citazione altri due personaggi che hanno legato il loro nome a due invenzioni fondamentali: Louis Jacques Mandé Daguerre e William Fox Talbot, ideatori rispettivamente della dagherrotipia e della calotipia.
Il dagherrotipo si ottiene utilizzando una lastra di rame su cui è stato applicato elettroliticamente uno strato d’argento, quest’ultimo sensibilizzato alla luce con vapori di iodio. La lastra deve, quindi, essere esposta entro un’ora e per un periodo variabile tra i 10 e i 15 minuti.
Lo sviluppo avviene mediante vapori di mercurio a circa 60 °C, che rendono biancastre le zone precedentemente esposte alla luce. Il fissaggio conclusivo si ottiene con una soluzione di tiosolfato di sodio, che elimina gli ultimi residui di ioduro d’argento.
La calotipia o talbotipia è un procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini riproducibili con la tecnica del negativo / positivo.
Il dagherrotipo più famoso è anche l’immagine in cui per la prima volta comparve un essere umano, mentre la calotipia fu l’embrione dal quale sarebbe nata la fotografia moderna: fu sufficiente prendere un foglio di carta, immergerlo in una miscela di sale da cucina e nitrato d’argento, asciugarlo, ricoprirlo con piccoli oggetti e poi esporlo alla luce per molto tempo. Fu così che, nel lontano 1835, Talbot capì come realizzare un negativo. Pensate, una scatola con un buco, una lente e un foglio, che magia… potreste provare anche voi!
Questa fotografia è utilizzata anche per le foto di famiglia divertenti, che possono essere ritratti singoli e familiari.
Il mio bisnonno paterno, padre di mia nonna Giulia, fu nominato generale il 15 dicembre 1883.
Fu deputato dal 1874 al 1900 e ministro della guerra con Francesco Crispi dal 1893 al 1896.
Fu lui a proporre al consiglio dei ministri l’invio di truppe in Africa per la Battaglia di Adua e dovette dimettersi con il governo Crispi IV a seguito proprio del tragico fallimento di tale impresa.
Uno foto di still life di oggetti da fumo, un orologio ed una meridiana, con all’interno una delle foto di famiglia antiche di mio nonno Francesco, che siede tra le gambe di un vitello legato per la marcatura a fuoco.
In questa immagine avevo più o meno 12 anni e monto la cavalla maremmana Dora alla spiaggia, la progenitrice di tutti i nostri cavalli.
Quando nel 1986 ero a Milano, fui mandato alla Fiera di Milano dallo Studio Fragola Blu per realizzare delle riprese fotografiche di stilisti emergenti.
Realizzai una serie di immagini di modelle che indossavano abiti da sposa con i rispettivi stilisti.
Oltre a essere un “mezzo” per condividere buone notizie, queste potenti immagini social stanno infatti diventando, negli ultimi anni, un nuovo modo di mostrare la maternità anche con foto al mare oppure foto di famiglia natalizie.
Esistono delle rare sale di posa all’aperto, uno stretto e lungo tunnel interrato con il soffitto di vetro, sfruttano la luce solare come unica illuminazione.
Viene steso un fondale in carta oppure sono strutture solide, con una curva tra il muro ed il pavimento.
Viene messa una lastra di pexels dove posano i modelli, sopra la parte lucida, in modo che si riflette la figura sul pavimento.
La mia sala di posa mi permette splendidamente di realizzare ritratti di donne in gravidanza a mezzo busto, smontando il tavolo da Still life Fatif, ho tutto, anche luci a led.
Ho veramente intenzione di curare foto di famiglia felice con ritratti individuali a mezzo busto e foto di maternità.
Curo tutti i social, ma le foto profilo Instagram sono perfette!
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